Comune di Poggiodomo – (PG)

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Info
  • Codice Catastale: G758
  • Codice Istat: 54042
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 146
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 40.01
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Poggiodomo dal latino “podium” podio, pedana; e “domo” mettere a coltura.

Situata a m.s.l. 974 con una popolazione complessiva di 174 abitanti è il Comune più piccolo e più alto dell’Umbria. La superficie dell’intero Comune è di kmq. 40.01 e comprende n. 3 frazioni, Usigni, Roccatamburo e Mucciafora.

Le sue origini risalgono al XII secolo, si trova sulla valle del torrente Tissino ed è sovrastato dai monti Carpenale e Coscerno. Nei secolo XIII e XIV le vicende del Comune sono strettamente legate a quelle dei Comuni di Spoleto e Cascia.
E’ certo che nel 1361 Poggiodomo non faceva più parte del Comune di Spoleto, è inoltre provato che nel 1377 l’intero territorio di Poggiodomo era sotto il dominio di Cascia.

Il 1^ settembre 1529 nella chiesa di S. Salvatore fu letto ad approvato lo Statuto di Poggiodomo, dove si riconosceva l’autorità di Spoleto. Nel 1559 il territorio fu investito da un violento terremoto che costrinse i vari paesi a numerosi cambiamenti dal punto di vista urbanistico, è questo il caso di Poggiodomo che si sviluppò a monte dell’antico castello, nel centro abitato è ancora possibile vedere l’impianto dell’antico castello sviluppatosi intorno alla chiesa di S. Carlo Borromeo. Anche la frazione di Usigni subì profonde modifiche soprattutto sotto la spinta del Cardinale Fausto Poli. Della posizione del Poli e della sua magnaminità si avvalsero i Comune della Valnerina e di Spoleto ma soprattutto Cascia che con lui ebbe stretti rapporti di governo.

Nel 1629 mentre era “maggiordomo” e Prefetto dei palazzi apostolici donò alla collegiata di S. Maria di Cascia un reliquiario di argento contenente secondo la tradizione una spina della corona del redentore, inoltre tra i suoi innumerevoli meriti va ricordata la costante azione per promuovere il processo di beatificazione di Suor Rita Lotti che nonostante venisse acclamata beata dal popolo, la chiesa non aveva ancora ufficialmente riconosciuta come Beata. Per Usigni suo paese natale il Poli fece erigere la chiesa di S. Salvatore su disegno della scuola del Bramante. Nel XIX secolo vi è l’istituzione del Comune; nel 1809 con l’occupazione dello stato Pontificio da parte di Napoleone, Poggiodomo fu separato da Cascia e riconosciuto amministrativamente come territorio autonomo.

Il Comune fu confermato con l’unità di Italia nel suo assetto territoriale, e fu mantenuto nonostante la richiesta avanzata dal Ministero dell’Interno di aggregarlo al Comune di Monteleone di Spoleto. Nella prima metà del XX secolo è segnata dalla due guerre mondiale ed anche a Poggiodomo si registrarono numerose vittime.

Tratto dal sito istituzionale del Comune

SMALTI
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BLASONATURA

“Drappo di rosso..”

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LEGENDA

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