Comune di Sestola – (MO)
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Info
- Codice Catastale: I689
- Codice Istat: 36043
- CAP: 41029
- Numero abitanti: 2642
- Nome abitanti: sestolesi
- Altitudine: 1020
- Superficie: 52.39
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 47.3
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Importante centro del Frignano sorto intorno al fortilizio posto a guardia delle valli dello Scoltenna e del Leo, che sorge su un alto sperone roccioso fin dall’epoca della popolazione dei Liguri Friniates, anche se la fortezza che vediamo oggi è stata ricostruita nella seconda metà del XVI secolo.
Il toponimo di Sestola va collegato ad un personale Sextus, un possidente romano che ebbe proprietà terriere in questa zona nel periodo tardo imperiale.
Il primo documento nel quale si nomina il castello è un Diploma di Astolfo del 753, col quale il re dei Longobardi fa dono del Castrum Sextulae e dei suoi territori all’abbazia benedettina di san Silvestro di Nonantola, fondata poco tempo prima da S. Anselmo.
Nel Medioevo Sestola fu contesa tra i bolognesi e i modenesi, quindi passa sotto il domionio degli Estensi di Ferrara e aderisce al Comune Federale del Frignano, del quale diviene capoluogo e sede del Governatore della Provincia del Frignano dalla fine del XV secolo fino al 1818, quando Francesco IV d’Este trasferisce la sede a Pavullo, istituito nel 1815 come Comune lungo la nuova Via Giardini, che collega Modena con Massa.
Da questo momento e fino al 1866 la fortezza viene trasformata in carcere ed acquista una sinistra fama. Dopodiché diventa Osservatorio Meteorologico e Istituto di Cura per le malattie respiratorie dei bambini. Oggi è sede del Museo della Civiltà Montanara.
Lo stemma del Comune presenta l’aquila nera dell’antico sigillo Comune Federale del Frignano, a sua volta derivata dalle armi degli antichi feudatari, i Montecuccoli (un’aquila nera imperiale posta su un monte) che presero il nome dall’attuale Montecuccolo, antico capoluogo del Frignano. L’aquila domina una rappresentazione simbolica della fortezza.
È stato riconosciuto con Decreto del Capo del Governo del 12 marzo 1933, dove si blasona: “D’azzurro a due fasce convesse d’oro, il tutto alla rocca a due torri laterali e un torrione centrale fondato su un colle all’italiana al naturale, il capo è caricato di un’aquila di nero coronata d’oro”.
[vedi anche: Nonantola, Pavullo nel Frignano]
Note di Massimo Ghirardi
Si ringraziano Paolo Corghi e Alessandro Neri per la gentile collaborazione
Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
AA.VV. STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.
Lami G.-Rubbiani A.Santini G. (a cura di). IL CASTELLO DEI MONTECUCCOLI, elementi di conoscenza. Archeoclub d’Italia sede di Pavullo, Pavullo nel Frignano 1993.
Longagnani (Lauretta), Manicardi (Antonella), Schifani Corfini (Elisa), a cura di. LE CASE, LE PIETRE, LE STORIE. Itinerari nei Comuni della Provincia di Modena. Zanini, Angola Emilia 1992.
Romolotti (Giuseppe) a cura di. STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI. Il Quadrato, Milano 1972.
Il comune di Sestola fa parte della Comunità Montana del Frignano.
GONFALONE RIDISEGNATO

GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di verde con la bordatura di azzurro…”
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune