Comune di Pievepelago – (MO)

Informazioni

  • Codice Catastale: G649
  • Codice Istat: 36031
  • CAP: 41027
  • Numero abitanti: 2304
  • Altitudine: 781
  • Superficie: 76.43
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 60.5

Storia dello stemma e del comune

Il Comune montano di Pievepelago prende nome dall’antica PIEVE (documentata dal 1038) che aveva giurisdizione su gran parte della valle del PELAGO, un antico territorio legato al Frignano formatosi nel 1038 con l’unione nella PLEBS PELAGI di diverse pievi indipendenti: Pievepelago, Fiumalbo, Sant’Andrea Pelago, Roccapelago, San Michele Pelago, Riolunato, Flamignatico (oggi: Campanilaccio), Castellino, Serpiano, Barigazzo.

Etimologicamente indica il bacino dell’Alto Scoltenna e significa “confluenza di diversi corsi d’acqua” da identificare con lo Scoltenna stesso, il Rio delle Tagliole, il Rio Perticara, il Rio Grande e il Rio Asinari.

Corrisponde oggi ai territori dei Comuni di Pievepelago, Fiumalbo, Riolunato, con la frazione di Barigazzo (in Comune di Lama Mocogno) e una piccola porzione del Comune toscano di Abetone. Storicamente aveva due capoluoghi: Pieve e Flamignatico (località scomparsa nel XV secolo).

Nel medioevo fu soggetta al potente Comune di Modena, che però ne investì (suo malgrado) della signoria i nobili di Montegarullo, che governavano il territorio dal castello di ROCCA PELAGO. Pervenne infine agli Estensi.

A seguito dell’apertura alla metà del XVIII secolo della Via Vandelli (dal nome dell’ingegnere, geografo e matematico della corte di Francesco III d’Este di Modena, l’abate Domenico Vandelli) e, più tardi dalla più avanzata tecnicamente Via Giardini (dal nome del successore di Vandelli: Pietro Giardini), le due arterie che mettevano in comunicazione i territori estensi padani con quelli toscani la zona ebbe un certo vantaggio economico e fiscale, pur restando piuttosto remota e di difficile accesso.

Un certo benessere economico permise lo sviluppo di associazioni sociali e culturali all’inizio del XX secolo, al punto che Pievepelago venne iperbolicamente denominata “l’Atene del Frignano”: ancora oggi vi ha sede l’Accademia del Frignano denominata “Lo Scoltenna”, una delle quattordici accademie culturali italiane riconosciute legalmente.

L’immagine dello stemma comunale è ripresa da quella di un antico sigillo del XVI secolo della Comunità della Pieve di Santa Maria Assunta di Pelago, che mostra i pioppi sulle cime di una catena di monti. È stato formalmente concesso con Decreto del Presidente delle Repubblica del 9 luglio 1976 n. 2062, dove si blasona: “Di cielo, a tre pioppi al naturale, sormontati da tre stelle d’oro (6) e radicati alla sommità di un trimonte al naturale, sorgente da una riviera ondata d’argento”.

Attualmente il Comune ha sede nel settecentesco Palazzo della “Direttoria” sede del direttore dei lavori per la costruzione della Via Giardini: la strada progettata in sostituzione dell’antica Via Bibulca dall’ingegnere capo del Duca di Modena, Pietro Giardini, per mettere in comunicazione la capitale estense con i territori del ducato delle Garfagnana e di Massa.

 

Nota di Alessandro Savorelli e Massimo Ghirardi

Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione prestata

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.

AA.VV. STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.

Lami G.-Rubbiani A.Santini G. (a cura di). IL CASTELLO DEI MONTECUCCOLI, elementi di conoscenza. Archeoclub d’Italia sede di Pavullo, Pavullo nel Frignano 1993.

Romolotti (Giuseppe) a cura di. STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI. Il Quadrato, Milano 1972

Il comune di Pievepelago fa parte della Comunità Montana del Frignano.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di cielo, a tre pioppi al naturale, sormontati da tre stelle d’oro (6) e radicati alla sommità di un trimonte al naturale, sorgente da una riviera ondata d’argento”.

Colori dello scudo:
campo di cielo
Oggetti dello stemma:
pioppo, riviera, sommità, stella, trimonte
Attributi araldici:
ondato, radicato, sorgente, sormontato

Gonfalone ridisegnato


Fonte: Centro Forniture s.n.c.

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo troncato di giallo e di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro, giallo
Partizioni del gonfalone: troncato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    2062
    concessione
    9 Luglio 1976