Comune di Guiglia – (MO)
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Info
- Codice Catastale: E264
- Codice Istat: 36017
- CAP: 41052
- Numero abitanti: 4095
- Nome abitanti: gugliesi
- Altitudine: 490
- Superficie: 48.94
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
La tradizionale derivazione dal latino Aquilia (anche se molto più probabile dal nome personale germanico Wilia) spiega la figura dello stemma adottato del Comune di Guiglia, associato all’emblema della storica famiglia feudataria: i Montecuccoli (aquila sul monte), nonché all’aquila estense (che era d’argento in campo azzurro), richiami sottolineati dalla corona nobiliare che timbra lo scudo (che nell’uso corrente è ducale, ma dovrebbe essere del rango di marchese). Richiama anche la denominazione di “Balcone dell’Emilia” per via della posizione: posta sulla cima di una collina e che permette di vedere gran parte della Pianura Padana.
Nel 1354 il paese si diede ai Visconti; nel 1362 tornò sotto il dominio degli Estensi che iniziarono la costruzione del castello in luogo di un precedente fortilizio.
I duchi di Ferrara e Modena crearono la Podesteria, poi elevata a Marchesato, con giurisdizione su Marano, Rocchetta, Pieve di Trebbio, Rocca Malatina, Castellino delle Formiche, Gainazzo, Samone e Missano.
Il 16 marzo 1630 Francesco I d’Este investe del marchesato di Guiglia Francesco Montecuccoli, sposo di Sigismonda Laderchi (ultima della sua stirpe), che trasforma la Rocca in residenza signorile. I Montecuccoli mantennero il feudo fino alla fine del 1700 come Montecuccoli-Laderchi di Guiglia.
Stemma della famiglia Montecuccoli
Fu compresa dall’Amministrazione Napoleonica nel Dipartimento del Reno, sede di Pretura con giurisdizione sulle valli di Reno e Panaro.
Ritornati gli Estensi nel 1815, Guiglia fu creata da Francesco IV a capo di un Distretto comprendente alcune frazioni dell’attuale territorio del Comune di Zocca, reinvestendo del feudo i Montecuccoli-Laderchi,
Stemma della famiglia Laderchi
in seguito estintisi e sostituiti dal ramo austriaco di Vienna, che sperperarono il patrimonio, al punto che alla fine del XIX secolo il castello e la tomba di famiglia (l’attuale chiesa della Madonnina, ai piedi del castello, risalente alla fine del XVII secolo) furono messi all’asta, il 18 agosto 1897 il complesso fu acquistato dall’ingegnere svizzero Giovanni Beusch, che trasformò il castello in un albergo termale, a lui si deve l’iniziativa di portare l’acqua potabile in paese dalla sorgente dei Volti fino alla sommità del centro.
A partire dal 1865 venne costituito il Comune di Guiglia con quelle che sono le frazioni attuali, il municipio venne posizionato davanti all’accesso del castello.
L’albergo Beusch venne chiuso nel 1914, alla vigilia della prima guerra mondiale. Il “Conventino” venne rimesso in vendita e nel 1919 e, venti anni dopo, nel 1939, il podestà di Guiglia decise di acquistare il castello per conto del Comune per una somma di 300.000 lire.
Lo stemma e il gonfalone, pur in uso da tempo, sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 30 marzo 2004 con il blasone: «D’oro, all’aquila con il volo abbassato, al naturale, allumata e linguata di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.» Contestualmente è stato concesso anche il gonfalone, che consta in “… un drappo partito di giallo e di rosso” caricato dello stemma comune.
Note di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’oro, all’aquila con il volo abbassato, al naturale, allumata e linguata di rosso. Ornamenti esteriori da Comune”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma in uso dal Comune.

Stemma della famiglia Laderchi Feudataria di Guiglia.

Stemma della famiglia Montecuccoli feudataria di Guiglia

Stemma in uso prima dell’attuale.

Stemma nella versione di Marco Foppoli

LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune