Comune di Gragnano Trebbiense – (PC)
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Info
- Codice Catastale: E132
- Codice Istat: 33024
- CAP: 0
- Numero abitanti: 4397
- Altitudine: 0
- Superficie: 34.59
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Centro di origine romana posto in una vasta pianura tra il Trebbia, del quale ha adottato il determinante toponomastico nel 1862 (R.D. del 13.11.1862 n. 982), il Luretta e il Tidone; deriva il proprio nome da GRAGNANUS, un antico fondo agricolo di tale Granius o Granium; fu feudo dei Malaspina, dei Piccinino e degli Scotti.
Un’antica leggenda invece vorrebbe che il nome derivasse dai numerosi campi di frumento, che crescevano rigogliosi grazie ad una particolare benedizione che rendeva il suolo molto fertile. Il nome quindi deriverebbe da “grano” e perciò nello stemma comunale è rappresentata una spiga di grano.
Fino al 1874 l’Amministrazione comunale di Gragnano non aveva una sede fissa: il consiglio comunale si riuniva talvolta in casa di privati, sovente presso la residenza del Sindaco pro tempore, anche se questi risiedeva fuori dal territorio comunale, “…risulta che le elezione per la nomina degli amministratori comunali, venivano tenute in piazza della chiesa o nella chiesa stessa come si fece nel 1870. Il fatto provocava una vivace disapprovazione da parte della Prefettura” 1.
Nel 1863 si procedeva quindi all’affitto di una casa per i suoi uffici Borgoratto. Le finanze della Municipalità permisero solo nel 1872 (con delibera del 22 agosto 1872, Sindaco l’avvocato Giuseppe Rossi) di costruire la nuova casa municipale con una spesa di 25.000 lire. Su progetto del geom. Giuseppe Brugnilo “venne realizzato un edificio adatto agli uffici comunali, a sede per le scuole elementari, per l’alloggio del segretario, delle guardie comunali e con una tettoia per il ricovero dei cavalli dei consiglieri”.
Lo stemma mostra la spiga di grano, in funzione “parlante” col toponimo, la figura di Sant’Antonino, patrono principale di Piacenza, richiama le origini romane del luogo, mentre il campo azzurro, la banda e le stelle sono una variazione dello stemma dei Scotti (oggi Douglas-Scotti), ultimi feudatari del territorio. È stato regolarmente concesso con Decreto Regio di Vittorio Emanuele III del 19 luglio 1841, dove si blasona: “D’azzurro alla banda caricata da due stelle (6)2 d’oro, accompagnata sopra dalla figura equestre di S. Antonino, sotto da una spiga di frumento d’oro”.
Note:
(1): dal sito istituzionale del Comune
(2): il numero tra parentesi indica che le stelle hanno sei punte.
Informazioni di Massimo Ghirardi
Si ringraziano Paolo Corghi, Alessandro Neri e Stefano Sampaolo per la gentile collaborazione
Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
AA.VV. STEMMI delle Province e dei Comuni dell’ Emilia Romagna, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.
L. Cafferini, PIACENZA E LA SUA PROVINCIA, Provincia di Piacenza, Odranoel, Piacenza 2005.
STEMMA RIDISEGNATO

STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’azzurro alla banda d’argento caricata da due stelle (6) d’oro, accompagnata sopra dalla figura equestre di S.Antonino, sotto una spica di frumento d’oro. Ornamenti esteriori da Comune”.
R.D. 19 luglio 1941
SMALTI
ALTRE IMMAGINI
GONFALONE RIDISEGNATO

GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo d’azzurro…”
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune