Comune di Cerignale – (PC)
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Info
- Codice Catastale: C513
- Codice Istat: 33015
- CAP: 29020
- Numero abitanti: 170
- Nome abitanti: cerignalesi
- Altitudine: 725
- Superficie: 31.51
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 69.2
- Comuni confinanti:
Brallo di Pregola, Corte Brugnatella, Ferriere, Ottone, Zerba.
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Nell’ VIII secolo il territorio fu donato da re longobardo Ariberto al monastero di S. Pietro in Ciel d’Oro di Pavia e soggetto al capitano della vicina località di Alpepiana.
Nel XI secolo il vicino castello di CARISETO fu un’importante centro fortificato che, nel 1052 fu concesso dall’imperatore Enrico III al monastero di S. Paolo di Mezzano.
Nel 1164 Federico Barbarossa ne investì Obizzo Malaspina, la cui famiglia lo vendette ai Fieschi nel 1540. All’epoca CERIGNALE è un piccolo centro amministrato dal conte di Ottone. Alla caduta in disgrazia di questa famiglia, dopo la celebre “Congiura” per acquisire la signoria di Genova, subentrarono i Doria che tennero Cerignale fino alla soppressione napoleonica dei feudi del 1797.
L’amministrazione francese nel 1801 eresse la mairie di CERIGNALE (da “cerrus”: cerro), nel dipartimento di Genova, soggetto alla sottoprefettura di Bobbio.
Nel 1814 Bobbio diventa capoluogo di Provincia, e il contado di Ottone (con Cerignale) ne entra a far parte.
Nel 1848 la provincia di Bobbio passa dalla Liguria al Piemonte, ma nel 1859 vien soppressa la Provincia di Bobbio, che diviene un Circondario della provincia lombarda di Pavia.
Nel 1923, passa alla Provincia emiliana di Piacenza.
Lo stemma rappresenta il castello di Cariseto e il suo possesso “imperiale” da parte dei principi Doria, la cui aquila dello stemma poggia sulla merlatura del mastio. È stato formalmente concesso con Decreto del Presidente della Repubblica del 14 giugno 1953, dove è blasonato: “D’argento, al castello di rosso, merlato alla guelfa, aperto di nero, all’aquila al naturale, dal volo spiegato, coronata d’oro, posata sui merli del castello”.
Rosso e argento sono anche i colori araldici dei due centri principali del territorio: Bobbio e Piacenza.
Nota di Massimo Ghirardi
Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione
Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
AA.VV. STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003
Cafferini (Leonardo), PIACENZA E LA SUA PROVINCIA, Provincia di Piacenza, Piacenza 2005
Romolotti (Giuseppe) a cura di. STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI. Il Quadrato, Milano 1972
STEMMA RIDISEGNATO

Fonte: Giancarlo Scarpitta
Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’argento, al castello di rosso, merlato alla guelfa, aperto di nero, all’aquila al naturale, dal volo spiegato, coronata d’oro, posata sui merli del castello. Ornamenti esteriori da Comune”.
NOTE
Il Comune utilizza uno stemma ricavato parzialmente dal nostro disegno.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma comunale precedentemente in uso.

GONFALONE RIDISEGNATO

Fonte: Giancarlo Scarpitta
Disegnato da: Bruno Fracasso
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo partito di bianco e di rosso…”
COLORI
PARTIZIONI
ALTRE IMMAGINI
Antico gonfalone di Cerignale ora non più in uso.
Il capo è quello di Genova della cui repubblica faceva parte, mentre sul lato destro c’è lo stemma dei Fieschi, signori del luogo, a sinistra la spiga di grano ricorda la produzione locale.

LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune