Comune di Solarolo – (RA)

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Info
  • Codice Catastale: I787
  • Codice Istat: 39018
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 4438
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 26.25
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Lo stemma del comune di Solarolo è noto da tempo, secondo la leggenda era scolpito sulla rocca fatta costruire da Astorgio Manfredi nel XIV secolo, gli esemplari più antichi però sono del XVI dove mostrano la sola figura del sole, in funzione “parlante”, in campo azzurro. Rimase in uso fino al 1861 circa.

Nel 1896 compare la torre, simbolo dell’autonomia amministrativa e allusiva all’antico castrum Solarolii, in una campagna caratterizzato da “arbusti” che nel 1948 verranno interpretati come generici “fiori” (per qualche commentatore sarebbero margherite), simbolici della floridezza e della produzione agricola del territorio.

Nel 1951 lo stemma acquista una foggia aulica, con corona nobiliare, figure allegoriche e un complesso scudo modanato. I “fiori” vengono sostituiti da covoni e la composizione vuole simboleggiare “… il Sole” (dal quale prende nome il capoluogo, che compare nei documenti del 993 come “fundus”) “…che illumina, dà vita ed energia, i covoni di spighe di grano, prodotti della terra fertile e generosa, la Torre che domina e protegge, opera dell’uomo che ama la sua terra” (classe 2° A della scuola primaria statale di Solarolo).

Si blasona: D’azzurro, a tre covoni di rosso, posti l’uno accanto all’altro, sinistrati da una torre d’argento, munita di tre merli alla ghibellina, il tutto attraversante una campagna d’oro; l’insieme accompagnato nel cantone destro del capo da un sole figurato e radioso d’oro.

Tra il 1810 e il 1814 Solarolo fu unito, come frazione, al comune di Castel Bolognese, dal 1815 è staccato e unito alla Legazione Apostolica di Ravenna, della quale sarà posteria fino al 1827.

Nota di Massimo Ghirardi e Alessandro Savorelli

Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“D’azzurro, a tre covoni di rosso, posti l’uno accanto all’altro, sinistrati da una torre d’argento, munita di tre merli alla ghibellina, il tutto attraversante una campagna d’oro; l’insieme accompagnato nel cantone destro del capo da un sole figurato e radioso d’oro”.

SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma nella versione utilizzata sul gonfalone

Versione in bianco e nero dello stemma del 1950

Versione del 1950

Stemma nella versione sannitica

BLASONATURA

“Drappo troncato di bianco e di rosso..”

ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
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