Comune di Minervino di Lecce – (LE)
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Info
- Codice Catastale: F221
- Codice Istat: 75047
- CAP: 73027
- Numero abitanti: 3787
- Nome abitanti: minervinesi
- Altitudine: 98
- Superficie: 17.88
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 32.9
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Varie sono ipotesi sull’origine della denominazione Minervino. Secondo alcuni studiosi, Minervino sarebbe stato fondato dagli Japigi nel luogo in cui avevano eretto un tempio dedicato alla Dea Minerva e poi distrutto e riportato anche nell’attuale stemma del Paese.
La presenza del dolmen, che aveva la funzione di accogliere sacrifici umani e di animali agli Dei, confermerebbe il fatto che questo popolo, un tempo, era pagano e quindi questa congettura non dovrebbe essere un’invenzione.
Un’altra ipotesi presuppone che Minervino sarebbe stata fondata nel IX secolo, a memoria dell’antica Castro, un tempo chiamata ‘Minervium’, distrutta dai pirati Saraceni in una delle loro scorribande sulle nostre coste salentine intorno al 1266; la città, poi, sarebbe stata costruita nell’entroterra, dove la popolazione scampata si sarebbe rifugiata. E’ da credere, in base a quanto scrive il Lama, che tutti i casali e i villaggi posti sia nell’interno che all’esterno della fascia costiera dell’Adriatico siano stati distrutti e rasi al suolo diverse volte, non solo nel suddetto periodo dell’invasione dei Saraceni tra l’ VIII e il IX secolo, ma anche durante le dolorose vicende della invasione turca 1480-1481.
Sembra che l’ipotesi più accreditata sarebbe quella che Minervino sia di origine Romana; tale idea è avvalorata non solo dalla presenza in loco di antiche vestigia di tale periodo, ma, inoltre il rinvenimento di una strada la cui pavimentazione è molto simile a quella della via Appia, che da Roma si estendeva fino a Brindisi, è, senza dubbio, l’espressione della permanenza di un nucleo romano nel Paese.
Tratto dal sito ufficiale di Minervino di Lecce
STEMMA RIDISEGNATO

STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’azzurro, alla Minerva rivoltata di carnagione, vestita con ampio peplo e diademata d’oro, impugnante con la sinistra uno scudo ed una lancia e con la destra una penna d’oro, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune”.
D.P.R. 26 marzo 1968
SMALTI
ALTRE IMMAGINI
GONFALONE RIDISEGNATO

GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo d’azzurro…”
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune