Comune di Santo Stefano di Magra – (SP)
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Info
- Codice Catastale: I363
- Codice Istat: 11026
- CAP: 0
- Numero abitanti: 8751
- Altitudine: 0
- Superficie: 13.96
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Antico castello dei vescovi di Luni/Sarzana, sicuramente esistente nel 1185 come provato dalla documentazione d’archivio. Il centro però esisteva già dall’epoca longobarda come sede della PLEBS SANCTI STEPHANI.
I vescovi lunensi ne investirono i Malaspina che, col tempo, si sostituirono direttamente al potere vescovile, col consenso dell’Impero.
Nel 1321 fu conquistata da Castruccio “Castracani” Degli Antelminelli e, nel 1395, appartenne al Ducato di Milano.
Nel 1407 fu proprietà del Banco di San Giorgio, come tutta l’area intorno al golfo della Spezia, l’ente finanziario-amministrativo che gestiva il patrimonio della Repubblica di Genova. Dopo il Congresso di Vienna venne assegnato al Ducato di Massa e Carrara.
Nel 1863 assunse il determinante toponomastico DI MAGRA per distinguersi da altre località omonime del Regno d’Italia.
Dal punto di vista araldico il Comune di Santo Stefano di Magra presenta uno stemma abbastanza convenzionale, pur elegante nella sua semplicità: l’aquila di Giove “al naturale” (cioè colorata nelle tinte in cui si trova in natura) dal volo abbassato (cioè con le punte delle ali rivolte verso il basso), stringente tra gli artigli un fascio di fulmini, è probabilmente derivato dall’araldica civica Napoleonica (le Mairies durante il periodo dell’Amministrazione Francese avevano infatti tutte un sigillo con questa figura, assegnato dall’amministrazione imperiale, a sua volta ripresa dal simbolo del padre degli Dei). In seguito, il Comune ha adottato questo emblema come figura per le proprie armi, inscrivendole in un classico scudo sannitico azzurro, timbrato dalla corona civica del rango di Comune.
Anche il Regno d’Italia, per un certo periodo usò nei tamponi assegnati ai vari Municipi l’aquila (allusiva a quella di Moriana/Maurienne, primo feudo dei Savoia) con accollato lo scudo sabaudo, non è da escludere una derivazione da quest’ultimo.
Santo Stefano fu, nel passato, anche feudo imperiale: per cui questa figura può ben rappresentare la cittadina. La corona d’oro sul capo dell’aquila sembra rafforzare quest’ipotesi (il Sacro Romano Impero aveva, dopo l’ascesa degli Hoenstaufen, un’aquila nera in campo d’oro come emblema che in seguito divenne coronata e bicipite).
Lo Statuto Comunale così blasona il proprio stemma: « D’azzurro con aquila dal volo abbassato, con la testa rivolta al naturale, coronata all’antica d’oro, tenente fra gli artigli i fulmini di Giove. Ornamenti esteriori di Comune».Lo stesso documento afferma che lo stemma è stato riconosciuto dal Presidente del Consiglio dei Ministri (pur non riportando gli estremi del Decreto di Riconoscimento), ciò significa che lo stemma era in uso precedentemente alla ricognizione governativa, fatto che avvalora l’ipotesi della derivazione da un precedente sigillo comunale.
Da qualche tempo il Comune usa una vecchia versione dello stemma ripresa proprio dal nostro sito, curiosamente nel disegno usato precedentemente, l’aquila non aveva la testa rivolta, cioè guardante verso il fianco sinistro dello scudo (destro per chi guarda: in araldica le direzioni “destra” e “sinistra” sono ribaltate rispetto all’osservatore perché riferite all’ipotetico cavaliere che imbraccia lo scudo).
Nota di Massimo Ghirardi
Si ringrazia Roberto Mezzani per la gentile collaborazione.
STEMMA RIDISEGNATO

STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’azzurro all’aquila dal volo abbassato con la testa rivoltata al naturale, coronata all’antica d’oro, tenente tra gli artigli i fulmini di Giove, dello stesso. Lo scudo sarà sormontato da corona di Comune”.
R.D. 2 ottobre 1930
LL.PP. 11 gennaio 1932
SMALTI
ALTRE IMMAGINI
GONFALONE RIDISEGNATO

GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di giallo…”
COLORI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune