Città di Potenza Picena – (MC)

Informazioni

  • Codice Catastale: F632
  • Codice Istat: 43043
  • CAP: 62018
  • Numero abitanti: 16081
  • Nome abitanti: potentini
  • Altitudine: 237
  • Superficie: 47.62
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 18.5

Storia dello stemma e del comune

In posizione più settentrionale dell’attuale, verso Recanati, nel fondovalle presso il fiume Potenza, sorgeva un importante centro della popolazione dei piceni che divenne colonia romana nel 184 a.C. col nome di Potentia.  

La città venne attaccata e distrutta nel VI secolo durante  la guerra greco-gotica, e gli abitanti si rifugiarono sui colli, in posizione meglio difendibile, presso l’antica pieve di Santo Stefano, fondando un centro che prese nome di Monte San Giovanni (o Castel San Giovanni), che venne attaccato e saccheggiato nel 1116 dalle armate dell’ imperatore Enrico V. Ricostruito, nel 1128 prese il nome di Monte Santo (“Mons Sanctus in Piceno de civitate Potentia”) ricevendo dal vescovo-conte Liberto di Fermo ampie autonomie, pur restando possedimento fermano.

Nel 1252 papa Innocenzo IV concede il diritto di eleggere il podestà (precedentemente nominato dal vescovo), mentre nel 1377 Gregorio XI concede l’autonomia comunale (“di mero e misto imperio”) e gli Statuti.

Nel 1462 la città si rifiuta di essere infeudata dalla Santa Sede al duca Francesco d’Este di Ferrara.

Il 21 dicembre 1862 (RD n. 1083) il Comune ha assunto la denominazione di Potenza Picena, in riferimento all’antico abitato.

Nel XIV secolo, secondo lo storico Compagnoni, la città aveva un sigillo “equestre”, probabilmente con la figura di San Girio (uno dei due santi protettori, l’altro è Santo Stefano), nobile cavaliere della Languedoc del XIII secolo, ritiratosi in eremitaggio proprio nel territorio di Potenza Picena. Nel XVI secolo venne adottata la “croce di Calvario” (il “monte santo” per eccellenza) in funzione “parlante”.

La croce d’argento in campo rosso sovrapposta al centrale di cinque monti all’italiana di verdi disposti in scaglione rappresenta efficacemente il “Monte Santo”, precedente denominazione della città, che era denominata anche come Monte San Giovanni o Castello di Monte San Giovanni.

Gli altri quattro monti rappresentano gli altrettanti centri (oggi quartieri) che si riunirono per formare il Comune:

  • Gerola o Girola, detta anche San Paolo e corrispondente a Porta Marina
  • Terchio o Tergi, noto come Tergicristallo,
  • Sacrata, che ricorda forse nel nome un antico centro romano scomparso,
  • Monte Coriolano, o Monte Grugliano
  •  

In un esemplare lapideo dello stemma del XVI secolo posto nel palazzo comunale, la croce è affiancata dalle iniziali M e S. Mentre in una vera da pozzo, presso la corte del palazzo Bonaccorsi, le due lettere sono sostituite da due paia di chiavi pontificie.

Si può blasonare: “di rosso, al monte di cinque colli all’italiana di verde posti in scaglione e moventi dalla punta, quello centrale cimato da una croce latina d’argento rialzata d’oro”.

Con DPR del 29 ottobre 2015 è stato concesso al Comune di Potenza Picena il titolo onorifico di “Città”.

Con apposita delibera del Consiglio Comunale nel maggio 2018, il centro storico di Potenza Picena, vale a dire l’area racchiusa entro le antiche mura, recupera il nome di MONTE SANTO.

Note di Massimo Ghirardi

Si ringraziano Stefano Sampaolo e Mario Carassai per la gentile collaborazione

 

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani, UTET, 1997.

Amministrazione Comunale di Potenza Picena-Assessorato al Turismo/Regione Marche. MONTE SANTO. Itinerari storico-artistici del Comune di Potenza Picena. Pollenza, 1998.

Carassai M. (a cura di), LE MARCHE SUGLI SCUDI. Atlante storico degli stemmi comunali. Andrea Livi Editore, Fano 2015; p. 162.

 

Cecchi D. NEL PRIMO CENTENARIO DELLA DENOMINAZIONE DEL COMUNE DI POTENZA PICENA (1862-1962). Discorso commemorativo del 23 dicembre 1962. Archivio Storico del Comune. Stabilimento Tipografico Sociale, Fermo 1963. p. 9.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di rosso, al monte di cinque colli all’italiana di verde posti in scaglione e moventi dalla punta, quello centrale cimato da una croce latina d’argento rialzata d’oro”.

Colori dello scudo:
rosso
Oggetti dello stemma:
colle all'italiana, croce latina, monte
Attributi araldici:
centrale, cimato, movente dalla punta, posto in scaglione, rialzato

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di rosso…”

Colori del gonfalone: rosso

LEGENDA

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