Comune di Capolona – (AR)
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Info
- Codice Catastale: B670
- Codice Istat: 51006
- CAP: 52010
- Numero abitanti: 5515
- Nome abitanti: capolonesi
- Altitudine: 263
- Superficie: 47.36
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 14.7
- Comuni confinanti:
Arezzo, Castel Focognano, Castiglion Fibocchi, Subbiano, Talla
- Santo Patrono: Natività di Maria Vergine
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Posta alle porte della valle del Casentino, a pochi chilometri da Arezzo, Capolona trae il proprio nome dall’antichissima abbazia di San Gennaro a Campoleone (Campus Leonis), fondata nel 972. Va detto tuttavia che la locale pieve veniva designata sino al XIII secolo come San Giovanni in Sulpiciano; inoltre, ancora nel 1338, si faceva menzione di un castello di Caprarone. Il territorio comunale si estende sulle pendici del Pratomagno, digradando fino alla riva destra dell’Arno, là dove il fiume «disdegnoso torce il muso», per dirla col Divino Poeta (Pur. XIV, 48).
Nel Medioevo fu parte del contado aretino, condividendo le sorti di quella città, fino a che, a fronte di una profonda crisi economica, nel 1338, Pier Saccone dei Tarlati la cedette con tutto il suo contado per dieci anni alla Repubblica Fiorentina, in cambio di denaro. Finito il decennio, Arezzo tornò libera, tuttavia all’interno della città si riaccesero violente lotte politiche per la presa del potere. Di questa situazione approfittò Firenze che, nel 1384, sottomise definitivamente Arezzo, annettendola con tutto il suo contado al proprio Distretto. Capolona venne inquadrata, con la denominazione di Pieve San Giovanni, all’autorità del vicario di Subbiano.
La situazione rimase tale fino al 1808, al tempo della dominazione francese della Toscana, quando le frazioni di Capolona, Bibbiano e Belfiore vennero distaccate dalla Comunità di Subbiano ed erette in mairie autonoma. La sede fu posta in località Castelluccio, non lontana dall’antica abbazia, dal toponimico della quale l’intero territorio prese il nome di Capolona.
Nel corso del XX secolo il piccolo borgo a valle di Caliano aveva acquisito un rapido sviluppo, grazie a una favorevole posizione in relazione alla viabilità (la strada regionale n. 71, il ponte sull’Arno e la ferrovia Arezzo-Pratovecchio-Stia) e alla presenza di opifici industriali. La crescita esponenziale ne aveva fatto in breve tempo il centro di riferimento dell’intero territorio, tanto che vi fu trasferita anche la sede municipale. La cosa singolare, rara se non un unicum, è costituita dal fatto che, oltre agli uffici amministrativi, il piccolo borgo acquisì anche il toponimo Capolona, che in precedenza designava genericamente l’intero territorio comunale, ma non una singola località.
Lo stemma del Comune, attestato per la prima volta nel repertorio del Passerini (1864), è descritto e commentato nell’Art. 9, comma 2 dello Statuto comunale in maniera poco araldica. Un blasone più araldicamente corretto, elaborato in collaborazione con Giovanni e Marcello Semeraro, può essere: «Di cielo, alla porta urbica d’argento, murata di nero, aperta e attraversante sulla torre dello stesso, aperta e finestrata di nero, sormontata dalla testa di leone strappata, rivolta, al naturale e accostata da due stelle a sei raggi d’argento; il tutto fondato sulla campagna di verde, attraversata da una strada lastricata al naturale movente dalla punta». Il gonfalone del Comune è costituito da un drappo color cremisi.
In conclusione, segnaliamo che a Capolona si sono svolti due referendum popolari, con valore consultivo, indetti per approvare altrettanti progetti di fusione di quel Comune con uno confinante. Il risultato ha dato in entrambi i casi esito negativo; nel 2016 i cittadini delle due municipalità hanno rifiutato l’unione con Castiglion Fibocchi, e l’anno successivo con Subbiano.
(nota a cura di Michele Turchi)
Bibliografia
– E. Repetti, Dizionario Geografico, Fisico, Storico della Toscana, Firenze 1833-46, vol. I.
– L. Passerini, Le armi dei Municipj Toscani, Firenze 1864.
– G.P. Pagnini, Stemmi e gonfaloni della Toscana, in La Toscana e i suoi Comuni. Storia territorio popolazione e gonfaloni delle libere Comunità Toscane, Firenze 1985.
– Gli stemmi dei Comuni toscani al 1860, a cura di G.P. Pagnini, Firenze 1991.
– AA.VV., La Toscana paese per paese, Firenze 1980, vol. I.
– La storia, in www.comune.capolona.ar.it – sito ufficiale del Comune di Capolona.
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Michele Turchi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Di cielo, alla porta urbica d’argento, murata di nero, aperta e attraversante sulla torre dello stesso, aperta e finestrata di nero, sormontata dalla testa di leone strappata, rivolta, al naturale e accostata da due stelle a sei raggi d’argento; il tutto fondato sulla campagna di verde, attraversata da una strada lastricata al naturale movente dalla punta”.
Blasonatura di Michele Turchi, Giovanni e Marcello Semeraro
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Gonfalone comunale in foggia rettangolare.

GONFALONE RIDISEGNATO

Disegnato da: Bruno Fracasso
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo color cremisi con tre bandoni di lunghezza diversa…”
COLORI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune