Comune di Radda in Chianti – (SI)
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Info
- Codice Catastale: H153
- Codice Istat: 52004
- CAP: 0
- Numero abitanti: 1690
- Altitudine: 0
- Superficie: 80.56
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
- Comuni confinanti:
Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Cavriglia (AR), Gaiole in Chianti, Greve in Chianti (FI)
- Santo Patrono: san Nicolò
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Quando Firenze, agli inizi del XIV secolo, riorganizzò il proprio contado suddividendolo in Leghe, la parte più meridionale del territorio chiantigiano venne aggregata nella vasta Lega del Chianti, già attestata nello Statuto del Capitano del Popolo del 1322-25 (v. sez: Zone Storiche). A partire dal 1376, a seguito di una successiva riorganizzazione, il territorio della Lega venne sottoposto alla giurisdizione civile di un podestà di nomina fiorentina, con sede a Radda, e – a partire dal 1424 – al Vicariato di Certaldo per quella penale. Contestualmente la Lega elaborò i propri Statuti, promulgati nel 1384, nei quali il vasto territorio risulta suddiviso nei terzi di Radda, Gaiole e Castellina. Tale conformazione rimase immutata anche al tempo del principato mediceo, fino agli anni Settanta del XVIII secolo, quando venne suddiviso in tre Comunità, facenti capo ai capoluoghi di ognuno dei Terzi della soppressa Lega. Il podestà di Radda venne insediato in un palazzetto, più volte ampliato e oggi sede del municipio, sulla facciata esterna del quale si vedono ancora numerosi stemmi dei vari podestà che si sono avvicendati nel corso degli anni.
La Lega del Chianti ebbe per insegna un gallo nero in campo d’oro, della quale si trova attestazione monumentale nei lacunari vasariani del soffitto del Salone dei Cinquecento, in Palazzo Vecchio a Firenze. Anche Radda ebbe uno stemma proprio, che le attestazioni più attendibili documentano come un ponte a due arcate sormontato da una stella.
In seguito alle Riforme promulgate dal granduca Pietro Leopoldo, nel 1774 si costituì la Comunità di Radda, i cui confini corrispondevano a quelli del relativo Terzo della soppressa Podesteria. Nel 1812, sotto la dominazione francese, Radda venne annessa al dipartimento dell’Ombrone, con sede a Siena, e con la restaurazione rimase sottoposta al compartimento di quella città.
Il moderno Comune di Radda in Chianti – il determinativo geografico venne aggiunto alla denominazione ufficiale nel 1911 – adottò attorno alla metà del XIX secolo uno stemma che mostra «tre olmi fra loro divisi e con le radici scoperte», al naturale nel campo di cielo, come stabilisce l’art. 5 dello statuto comunale. Secondo la tradizione farebbe riferimento agli olmi che un tempo si trovavano nella piazza del castello, all’ombra dei quali si riunivano un tempo in assemblea i capifamiglia per discutere le questioni comuni. Il numero tre farebbe riferimento ai terzi in cui era suddivisa la Lega del Chianti.
(Nota a cura di Michele Turchi)
Bibliografia
– E. Repetti, Dizionario Geografico, Fisico, Storico della Toscana, Firenze 1833-46.
– L. Passerini, Le armi dei Municipj Toscani, Firenze 1864.
– G. Brachetti Montorselli, et al., Le strade del Chianti Gallo Nero, Firenze 1984.
– G.P. Pagnini, Stemmi e gonfaloni della Toscana, in La Toscana e i suoi Comuni. Storia territorio popolazione e gonfaloni delle libere Comunità Toscane, Firenze 1985.
– Gli stemmi dei Comuni toscani al 1860, a cura di G.P. Pagnini, Firenze 1991.
STEMMA RIDISEGNATO

STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’azzurro a tre alberi di verde nodriti sulla pianura erbosa”
SMALTI
ALTRE IMMAGINI
GONFALONE RIDISEGNATO

GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di bianco…”
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
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- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune