Città di Orbetello – (GR)
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Info
- Codice Catastale: G088
- Codice Istat: 53018
- CAP: 0
- Numero abitanti: 15246
- Altitudine: 0
- Superficie: 226.98
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Non è chiara l’origine del
nome, forse da “orbetellum” o “orbitellum” (diminutivo di “herba”)
e la sua importanza fu lungamente messa in ombra dalla città di Cosa,
fino a quando quest’ultima non venne distrutta dai Senesi nel 1330.
Nel 1269 fu concessa in feudo agli
Aldobrandeschi e, attraverso questi, passò per matrimonio agli Orsini;
nel 1454 fu sottomessa da Siena.
Alla caduta della Repubblica di Siena
costituì, assieme ad Ansedonia, Talamone, il Monte Argentario, Porto
Azzurro all’Elba il cosiddetto “Stato dei Presidi” soggetto alla
corona di Spagna: un insieme di piazzeforti militari rese dipendenti
direttamente dagli Aragonesi di Napoli, per mezzo di un Governatore.
Nel 1808 passò al Granduca di
Toscana, al quale rimase fino all’Unità d’Italia.
Fu anche sede vescovile (oggi unita
a quella di Pitigliano-Sovana).
Il singolare stemma, con un leone d’argento
raffigurato in atto di infilzare un muggine con un tridente d’oro,
allude alla posizione geografica, tra i tomboli di terra che uniscono
la terraferma all’Argentario, alla principale fonte economica della
zona (in passato): la pesca; mentre il leone, oltre ad essere riferimento
allusivo alla Repubblica di Siena, quindi alla storia della città,
simboleggia il ruolo di “difesa” del territorio rappresentato dalla
fortezza di Orbetello.
Secondo un cronista senese anonimo
del tardo medioevo, citato da Ludovico Antonio Muratori nella sua storia,
al tomo XIX degli scrittori di cose italiche (col. 425): “1414
a dì 3 di novembre. El Comune di Siena donò l’arme del popolo di
Orbetello, cioè il leone bianco che nella branca dritta ha una forcina,
infilzatovi un pesce, nel campo rosso”. Il leone d’argento in
campo rosso è il popolare emblema della Repubblica Senese, o oggi adottato
dalla Provincia di Siena.
Nota di Massimo Ghirardi
Si ringrazia Alessandro Neri per la
gentile collaborazione
Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA
Utet, Torino 1997 (prima edizione 1990).
Pagnini (Gian Piero) a cura di, GLI
STEMMI DEI COMUNI TOSCANI AL 1860. Polistampa, Giunta Regionale Toscana,
1991
STEMMA RIDISEGNATO

STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Di rosso al leone d’argento abbrancante una fiocina d’oro in palo e infilzante un muggine natante sul mare al naturale”.
D.P.C.M. 1 marzo 1939
NOTE
Stemma reperito da Michele Scotto
SMALTI
ALTRE IMMAGINI
GONFALONE RIDISEGNATO

GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di azzurro…”
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
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- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune