Città di Lucca – (LU)

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Info
  • Codice Catastale: E715
  • Codice Istat: 46017
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 84939
  • Nome abitanti: lucchesi
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 185.53
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Toponimo di probabile origine Ligure (antica popolazione che abitava zone ben più estese dell’attuale Liguria) come LUCA e collocata in posizione strategica lungo diverse vie di comunicazione tra l’entroterra e il mare, la principale sarà conosciuta nel periodo medioevale come Via Francigena (“che nasce in Francia”) di Monte Bardone, percorso di comunicazione tra l’Emilia e il Nord Italia, la Lunigiana e Roma attraverso il Passo della Cisa.

Nel 180 a.C. divenne Colonia Romana, promossa nell’89 a.C. a Municipium. Nel 553 d.C. fu conquistata dal generale bizantino Narsete per conto di Giustiniano, ma nel 570 passa stabilmente ai Longobardi che ne faranno sede di Ducato.

Rivale e economica di Pisa nel XII secolo operò una concorrenza spietata che portò le due città a siglare un Trattato commerciale nel 1181: che prevedeva anche la fissazione di un tasso di cambio tra le due monete.

Conquistata nel 1314 dal signore di Pisa, Uguccione della Faggiola, venne dominata dalla città rivale. Nel 1320 però venne “liberata” da Castruccio degli Antelminelli detto “Castracani” che la farà importante centro ghibellino in unione con Firenze fino alla morte del condottiero nel 1328.

Secondo alcuni lo stemma della città, “troncato d’argento e di rosso”, è stato adottato proprio nel periodo di Castracani e derivato dai colori dello stemma della famiglia degli Antelminelli.

Nel 1342 tornò sotto il dominio feroce di Pisa fino al 1369, allorché ottenne dall’imperatore Arrigo VI di Boemia l’autonomia, mantenuta (tra alterne vicende) fino al 1799, con una parentesi di “Signoria” da parte di Paolo Guinigi tra il 1400 e il 1430. Fino al XVIII secolo era sempre stata formalmente una “Repubblica” retta da un’oligarchia mercantile.

Nel 1799 fu sottomessa dalla Francia, Napoleone nel 1805 creò il Principato di Lucca per la sorella Elisa e per il cognato Felice Baciocchi (nel 1808 Elisa divenne Gran Duchessa di Toscana).

Nel 1817 alla Restaurazione venne affidata a Maria Luisa (detta “di Berry”) reggente per il figlio Carlo Ludovico di Borbone, pretendente al trono di Parma e Piacenza (che avrà alla morte della Duchessa pro tempore Maria Luigia d’Austria, ex seconda moglie di Napoleone). A questo periodo risalirebbe la corona che timbra lo stemma civico, del rango di marchese, titolo col quale la città è stata formalmente iscritta agli elenchi di nobiltà.

Nel 1847 Carlo Ludovico vende Lucca alla Toscana. Nel 1860 la città e il territorio vengono annessi al Regno d’Italia.

La tradizione spiega altrimenti l’origine dello stemma della città anche come simbolo del mantello rosso tagliato di San Martino, a ricordo del noto episodio riportato dalle leggende sulla vita del santo vescovo di Tours (che, prima di esser acclamato vescovo, abbandonò la vita militare per ritirarsi in eremitaggio) nonché titolare della cattedrale di Lucca.

Di certo la “balzana” di Lucca è in uso dall’XI secolo, a questa è stata associata successivamente (intorno al XIV secolo) la figura della “pantera” (simbolo di “indomita libertà” e oggi emblema della Provincia) usata come “sostegno” dello scudo lucchese, come rappresentato su diversi monumenti della città.

Note di Massimo Ghirardi

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997 (prima edizione 1990).
Pagnini (Gian Piero) a cura di, GLI STEMMI DEI COMUNI TOSCANI AL 1860. Polistampa, Giunta Regionale Toscana, 1991.

Fonte: Giancarlo Scarpitta

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Troncato d’argento e di rosso. Cimato da corona marchionale”

SMALTI
OGGETTI
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Fonte: Giancarlo Scarpitta

BLASONATURA

“Drappo di colore bianco e rosso alla bordura di verde rabescata d’oro caricato dello stemma civico con l’iscrizione centrata: “Città di Lucca”. In alto, nella bordura, lo stemma del terziere San Paolino contornato lateralmente dagli stemmi delle contrade “Granchio” e “Luna”, sopra, “Sirena” e “Aquila”, sotto. In basso, sempre nella bordura, la pantera accovacciata sorreggente con le zampe anteriori una fiamma bianca, con la dicitura “Libertas”. Nei due angoli in basso un leone in maestà, su un basamento di pietra caricato delle sigle “S.P.Q.L.”.
Nel retro, di bianco e di rosso alla stessa bordura, in cuore, al centro di una edicola raffigurata in marmo, la figura del Simulacro di Cristo detto del Volto Santo. In alto, nella bordura, lo stemma del terziere San Salvatore contornato degli stemmi delle contrade “Sole” e “Corona” in alto, “Rosa” e “Gallo”, in basso. In basso, al centro, il terziere San Martino con ai lati gli stemmi delle contrade “Pappagallo” e “Cavallo” sopra, “Ruota” e “Stella”, sotto”

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Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Drappo troncato di bianco e di rosso…”

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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    23 Aprile 1931

    concessione

    Antico diritto


    Regio Decreto (RD)
    concessione
    15 Ottobre 1936

    Regie Lettere Patenti 25 novembre 1937