Comune di Castellucchio – (MN)
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Info
- Codice Catastale: C195
- Codice Istat: 20016
- CAP: 46014
- Numero abitanti: 5190
- Nome abitanti: castellucchiesi
- Altitudine: 26
- Superficie: 46.47
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 13.1
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Il significato del toponimo è probabilmente derivato da “Castrum Luculli” o “Castrum Lucii” secondo la traizione in riferimento ad un accampamento militare di un generale romano di nome Lucullo o Lucio.
È documentato in un diploma dell’imperatore Enrico III del 1045, come appartenente ai vescovi di Mantova. Passa successivamente ai marchesi Da Canossa. E diviene possesso dei Gonzaga nel 1328, anno dal qaule seguì le vicissitudini di Mantova.
All’epoca esisteva già un piccolo fortilizio che venne ricostruito nel 1379 da Ludovico I Gonzaga e, successivamente, rimaneggiato tra il 1444 e il 1478 da parte di Ludovico II Gonzaga.
Non doveva essere una costruzione rilevante perché nel 1702, durante la “guerra di successione spagnola” non fu in grado di difendere il paese, che fu saccheggiato dalle truppe tedesche e da quelle francesi, le quali devastarono tutto il borgo.
“Nel 1796 il paese fu teatro di vari fatti d’arme; gli austriaci fuggirono davanti alle truppe di Napoleone Bonaparte e in piazza Castello, nella notte del 13 maggio, il generale Beaulieu sostò col suo stato maggiore, pernottando nella casa del Comune.
Dopo la battaglia di Magenta, avvenuta il 4 giugno 1859, gli austriaci continuarono ad arrivare a Castellucchio, ritirandosi a seguito della sconfitta, fino al 17 giugno, per poi andarsene il 18 giugno. I primi soldati francesi arrivarono il 30 giugno 1859 e vennero accolti con grande entusiasmo… più volte Napoleone Bonaparte, impegnato nella sua campagna di conquista in Italia, vi si trovò di passaggio; fu proprio egli che ordinò di riportare all’efficienza la strada di comunicazione per Mantova, dedicandola alla moglie con il nome di Strada Giuseppina”.
Dopo la parentesi napoleonica, divenne possedimento austriaco, fino alla seconda metà dell’Ottocento, quando col trattato di Villafranca, Castellucchio passò a far parte del nuovo Regno d’Italia” (sito istituzionale del Comune).
Con Legge n.106 del 26 luglio 1861 il Comune di Scorzarolo viene soppresso, il territorio e l’abitato di Scorzarolo vanno al Comune di Marcaria, mentre la frazione di Ronchi con la località di Balconcelli vengono uniti al Comune di Castellucchio.
Lo stemma del Comune, concesso con D.P.R. 13 agosto 1969, si blasona: “D’azzurro, alla torre aperta e finestrata (3) del campo, merlata di 3 alla ghibellina e terrazzata di verde. Ornamenti esteriori da Comune”.
Può esser considerato “parlante”: giacché la figura della torre richiama il toponimo (“piccolo castello”), richiama altresì anche la Torre Civica, alta 26 metri e a basa quadrata risalente al IX secolo, che si trova a fianco del palazzo municipale nel punto più alto del paese, in piazza Arturo Pasotti, e che costituisce ancora oggi la porta d’accesso al borgo.
È tutto ciò che rimane della fortificazione dei Canossa; in origine munita di mura, camminamenti di ronda e altre piccole torri di guardia.
Nota di Massimo Ghirardi
Si ringraziano Alessandro Neri e Ginacarlo Scarpitta per la gentile collaborazione.
GONFALONE RIDISEGNATO

GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di azzurro…”
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune