Comune di San Giorgio della Richinvelda – (PN)
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Info
- Codice Catastale: H891
- Codice Istat: 93038
- CAP: 0
- Numero abitanti: 4758
- Altitudine: 0
- Superficie: 47.97
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
- Comuni confinanti:
Cordenons, Dignano, Flaibano, San Martino al Tagliamento, Sedegliano, Spilimbergo, Valvasone Arzene, Vivaro, Zoppola
- Santo Patrono: san Giorgio
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Lungo la “Via Giulia” o “Germanica” che collegava la piana friulana all’Europa Centrale venne istituito questo centro, probabilmente intorno ad una stazione di posta.
Durante il periodo longobardo si sviluppò un villaggio di una certa importanza, intorno alla pieve di San Giorgio (Plebem S. Georgei), citata da papa Urbano III nel 1186 in un documento col quale ne riconosceva al vescovo, Gionata di Concordia, la giurisdizione assieme ad altre 39 del territorio della Richinvelda, la grande unità territoriale comitale della Marca friulana
Nel 1169 la pieve venne annessa alla mensa capitolare di Concordia e dal 996 la pieve di San Giorgio appartenne al Patriarcato di Aquileia, come stabilito con il diploma dell’imperatore Ottone III.
Taluni storici ritengono che la pieve fosse ancora più antica, del V o VI secolo, ben prima della calata dei Longobardi in Italia. Analizzando il suo nome completo medioevale “Plebis Sancti Georgii que dicitur Plebs de Cosa” possiamo supporre che la pieve prenda il nome dal vicino villaggio di Cosa o dall’omonimo torrente che scorre poco lontano. Il nome San Giorgio fu assegnato, si può presumere, in seguito al diffondersi nelle campagne, verso l’VIII secolo, del culto del martire Giorgio. Secondo alcuni a San Giorgio ci sarebbe stato il centro della giurisdizione religiosa e a Cosa il centro della giurisdizione laica.
I nobili titolari del più vecchio casato potrebbero esser stati Ulricus Ulfcherus e Olvradus de Cosa come si può ricavare da documenti databili al 1164. Il primo documento, invece, di indubbia attendibilità che attesta una giurisdizione civile sul territorio e sulla popolazione risale al 1281 quando il nobile Giovanni di Zuccola ottenne l’investitura feudale del territorio della Richinvelda, in seguito alla rinuncia di Walterpertoldo di Spilimbergo, prestigiosa casata di origine germanica (Spengenberg).
La giurisdizione ecclesiastica dell’antica pieve di San Giorgio comprendeva quindici parrocchie: Pozzo, Aurava, Cosa, Provesano, Barbeano, Gradisca, Rauscedo, Domanins, San Martino, Arzene, Valvasone, Rivis, Turrida, Grions, Redenzicco. Questa unità civile ed ecclesiastica rimase tale fino al XIV secolo.
Nel 1420 le ville della pieve di San Giorgio passarono, con tutto il Friuli, sotto il dominio della Serenissima.
Nel 1797, il Trattato di Campoformio del 17 ottobre consegnò il Friuli e il Veneto all’Austria asburgica. Con il 1806, anno dell’apogeo del Bonaparte e del suo Impero dopo la vittoria ad Austerlitz e la pace di Presburgo del 26 dicembre 1805, la terra del Friuli ritornò in possesso della Francia e l’imperatore suddivise il territorio in dipartimenti, distretti, cantoni e comuni. San Giorgio appartenne al dipartimento della Destra Tagliamento con capoluogo Treviso, distretto di Spilimbergo, cantone di Valvasone, comune con sede propria a San Giorgio. Con l’avvento di Napoleone cessò definitivamente il regime feudale e, quindi, anche i diritti e privilegi degli Spilimbergo che da quel momento i poi non esercitarono più la giurisdizione civile e criminale e nacque il Comune moderno. Con decreto del 28 giugno 1810 il Comune era denominato San Giorgio al Tagliamento.
Nel 1816 con la creazione del Regno Lombardo-Veneto si formò la Provincia del Friuli, con capoluogo Udine, e nello stesso anno nacque il comune di San Giorgio della Richinvelda con cinque frazioni: il capoluogo San Giorgio, Pozzo, Aurava, Rauscedo e Domanins. Provesano e Cosa appartenevano allora al comune di Barbeano che nel 1818 venne smembrato: Cosa entrò a far parte di San Giorgio della Richinvelda mentre Provesano si unì a Spilimbergo. Ciò rimase invariato fino al 14 ottobre 1871 quando la frazione di Provesano scelse con un referendum popolare di entrare a far parte di San Giorgio della Richinvelda.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 10 gennaio 1985. Lo stemma comunale riproduce su campo d’argento, l’immagine di san Giorgio a cavallo nell’atto di trafiggere il drago con la lancia, posto sulla pianura erbosa di verde. Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Presso il guado del Tagliamento in località Bonavilla, tra San Giorgio e Rauscedo vicino alla chiesetta di San Nicolò, il 6 giugno 1350, il patriarca Bertrando di Aquileia (Bertrand de Saint Geniés) subì l’agguato mortale per mano del conte Enrico di Spilimbergo.
San Giorgio della Richinvelda è gemellato dal 2007 con il villaggio di Montcuq, paese natale di San Bertrando capoluogo del Comune di Montcuq-en-Quercy-Blanc, nel Dipartimento del Lot della regione dell’Occitania.
Nota di Massimo Ghirardi e Bruno Fracasso
STEMMA RIDISEGNATO

Fonte: Giancarlo Scarpitta
Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’argento, al San Giorgio di carnagione, armato al naturale, con elmo piumato di rosso e con mantello d’azzurro, su cavallo baio, brigliato e gualdrappato d’oro, rivoltato, inalberato, il Santo impugnante con la mano destra la lancia d’oro, posta in banda e infilzante le fauci aperte del drago rivoltato, d’azzurro, con la testa guardante a destra, illuminata di rosso, vomitante dalla bocca fuoco dello stesso, posto sulla pianura erbosa di verde. Ornamenti esteriori da Comune”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
GONFALONE RIDISEGNATO

Fonte: Giancarlo Scarpitta
Disegnato da: Bruno Fracasso
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di azzurro…”
COLORI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune