Comune di San Zeno di Montagna – (VR)

Informazioni

  • Codice Catastale: I414
  • Codice Istat: 23079
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 1363
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 28.27
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Il Comune di prende nome dal santo patrono, San Zeno, e dalla località di CA’ DI MONTAGNA che è la sede del Municipio.

Lo stemma rappresenta, in funzione “parlante” il santo vescovo, nell’iconografia classica ripresa dalla celebre scultura in marmo policromato del XIV secolo di “San Zeno che ride” conservata nella Basilica veronese, alle cui spalle sono alcune vette e una “fascia” azzurro/argentea simboleggiante il lago di Garda, sul quale il paese si affaccia come da un balcone panoramico.

Zeno, che la tradizione afferma essere stato “moro”, cioè di origina africana (della Mauritania, attuale Sudan), fu uno studioso di grande cultura (come testimoniano i numerosi sermoni, giunti fino a noi) formatosi presso la Scuola di Retorica Africana (che ebbe come insegnanti Apuleio di Madaura, Tertulliano, Cipriano e Lattanzio), fu eletto vescovo di Verona nel IV secolo (fu consacrato nel 362 e morì nel 371), favorì la conversione degli ancora numerosi veronesi pagani e l’istituzione di monasteri femminili, fu promotore anche dell’ edificazione di diverse chiese.

Tradizionalmente viene rappresentato con un pesce pendente dal pastorale, simbolo del battesimo cristiano che il santo promosse e derivato dal notissimo segno del “pesce”, che a sua volta viene dall’acrostico ICSOS di “Jesous Kristos [Theou] Yios Soter” (“Gesù Cristo Salvatore [figlio di Dio]”) in greco assonante a “Ychtios” (“pesce”), per questo i primi cristiani adottarono la figure del pesce come loro simbolo esoterico (stilizzandolo fino alla figura ottenuta da due curve intersecantesi oppure come una vera e propria X).

Questa tradizione ha generato numerose leggende: secondo alcune fonti agiografiche il santo, anche dopo l’elezione vescovile, visse in austera semplicità, al punto che pescava egli stesso nell’Adige il pesce per alimentarsi (non mangiava mai carne). Per questo è considerato protettore dei pescatori d’acqua dolce (nonché invocato contro le piene dell’Adige).

 

Nota di Massimo Ghirardi

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
Farmer D.H. DIZIONARIO OXFORD DEI SANTI, Muzzio, Padova 1989.
Heim (Bruno Bernard) L’ARALDICA NELLA CHIESA CATTOLICA, origini, usi, legislazione. Libreria Editrice Vaticana, 2000
Pastoureau (Michel), MEDIOEVO SIMBOLICO. Laterza, Bari 2005.

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini



Profilo araldico


Figura del vescovo cattolico moro S. Zeno.

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di rosso…”

Colori del gonfalone: rosso

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune