Città di Treviglio – (BG)

Informazioni

  • Codice Catastale: L400
  • Codice Istat: 16219
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 29034
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 31.54
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma di Treviglio è da secoli usato negli atti ufficiali del Comune. Il podestà Luigi Cassani, con delibera del 24 gennaio 1931, approvò l’emblema come descritto da Emanuele Lodi, autore de La storia di Trevì, del 1629, e Breve Storia delle cose memorabili di Trevì, del 1647 e dal notaio Carlo Casati nell’opera Treviglio di Ghiara d’Adda e suo territorio del 1872. Anche nel volume di don Francesco Rainoni Treviglio, le sue chiese, c’è una precisa descrizione dello stemma.

Nell’istanza di riconoscimento inoltrata dallo stesso podestà ci sono le spiegazioni dei simboli presenti nello stemma, riprese dalle descrizioni storiche dei citati autori: (—) il castello rappresenta la città di Treviglio; i due leoni, in atteggiamento di fiera vigilanza, indicano la forza e il valore dei trevigliesi; l’aquila è l’emblema della città ghibellina od imperiale; ed il suino vuole significare la ricchezza della terra tanto che Treviglio, fin dal 1600, fu chiamata Trevì la grassa.

Nel corso della storia le variazioni sul tema sono state parecchie: nella mostra sono esposte xilografie e fotografie che riportano innumerevoli stemmi diversi, e spesso non “leggermente” l’uno dall’altro: in alcuni stemmi, i leoni guardano all’esterno, in altri invece all’interno. Nel 1885, su un documento ufficiale, i leoni si sono invece trasformati in lupi. Mentre in uno stemma riportato all’interno della Basilica, il maiale sorretto dall’aquila si è trasformato in un agnello.

Il 12 gennaio 1932, su parere conforme della Regia Commissione Araldica Lombarda, il commissario aggiunto del re Luigi Rangoni Macchiavelli affermò di poter riconoscere lo stemma di Treviglio mediante un decreto del capo di Governo.

 

https://primatreviglio.it/attualita/lo-strana-storia-dello-stemma-di-treviglio-tra-aquile-suini-e-leoni-che-diventano-lupi/

Carletto Genovese, Stemmi dei comuni Bergamaschi

 

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini





Profilo araldico


“D’argento, alla torre aperta, merlata alla ghibellina, fiancheggiata da due leoni rampanti, poggianti una branca anteriore e posteriore alla torre, sormontata da un’aquila tenente fra gli artigli un suino capovolto”.

D.R. 4 dicembre 1932.

Colori dello scudo:
argento
Oggetti dello stemma:
aquila, branca, leone, suino, torre
Attributi araldici:
anteriore, aperto, fiancheggiato, merlato alla ghibellina, poggiante, posteriore, rampante, sormontato, tenente

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini





Profilo Araldico


“Drappo di bianco…”.

D.P.R. 22 aprile 1980

Colori del gonfalone: bianco

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    8 Gennaio 1860

    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    4 Dicembre 1932

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    22 Aprile 1980