Città di Oggiono – (LC)

Informazioni

  • Codice Catastale: G009
  • Codice Istat: 97057
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 8887
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 7.90
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Centro di antico insediamento, con reperti che risalgono al Neolitico (5.000 anni fa) e all’età del Bronzo. Fu oggetto di romanizzazione e durante il periodo Longobardo venne creata la Pieve di Oggiono, in seguito dotata di un battistero nel VI secolo, sui ruderi del quale verrà ricostruito l’attuale battistero di San Giovanni Battista.

In epoca Franca il territorio era compreso nella contea di Milano e il rappresentante del signore milanese aveva la sua residenza nell’attuale “castellazzo” nei pressi di Villa Sironi.

Passato al Ducato di Milano vi rimase legato per le successive vicende storiche.

Nel XX secolo Oggiono era un importante centro agricolo e manifatturiero (lavorazione della seta).

Fino al 2017 aveva uno stemma, regolarmente concesso con DPR del 2 ottobre 1989, che si blasonava: “Troncato: nel primo, d’argento, alla tavolozza da pittore ovoidale, di legno al naturale, col foro all’insù a destra, posta in banda, accollante due pennelli posti in decusse, quello in banda di rosso, quello in sbarra di verde, entrambi con le setole all’insù, di nero; nel secondo, d’azzurro, alle tre fasce ondate, di argento; alla fascia diminuita, posta sulla troncatura, di rosso, caricata dalla data, in numeri romani di nero, MDCLIV”.

La tavolozza con i pennelli vuole ricordare il più illustre dei cittadini: quel Marco di Oggiono (1475-1530 ca.) che fu allievo di Leonardo da Vinci. La data è un riferimento alla sottrazione del Comune del vincolo feudale, nel 1651 era infatti deceduto senza eredi Ambrogio D’Adda, signore dei territori delle pievi di Oggiono e Garlate, e il suo feudo venne acquistato dagli abitanti del Comune per 36 lire imperiali a famiglia, il 17 giugno 1654 Filippo IV di Spagna dichiarò i territori non più dipendenti dal Vicariato della Martesana e, da allora in poi, soggette al Giudice di Milano.

Nella parte inferiore sono rappresentate le onde del lago di Annone, sul cui sponda meridionale si affaccia il capoluogo.

Lo stemma è stato recentemente modificato in occasione del conferimento del titolo di “città”, concesso dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con DPR del 12 ottobre 2017, con l’inserimento nella figurazione della “fede” e del “capo dell’Impero”.

La “fede”, composta da due mani che si stringono, vuole simboleggiare la concordia che deve regnare tra i cittadini.

Oltre gli “elementi esteriori da città” è stato anche aggiunto un nastro con il motto ripreso da Sallustio: “CONCORDIA CIVITAS FACTA EST” che viene tradotto con “Tramite la concordia, la comunità è stata creata”1.

Oggiono è gemellata con i Comuni di Leisnig (Germania) e Halasztelek (Ungheria).

(1): dal discorso del sindaco Roberto Paolo Ferrari del 17 giugno 2018, in occasione dei festeggiamenti per la concessione del titolo civico e ricorrenza della liberazione del vincolo feudale di Oggiono dalla famiglia D’Adda del 17 giugno 1654.

Note di Massimo Ghirardi

Bibliografia:

Foppoli M./Mezzera V. STEMMARIO LECCHESE. Gli stemmi dei Comuni della Provincia di Lecco.  Provincia di Lecco/Cattaneo Ed., Lecco 2005, pp.170-171.

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Giancarlo Scarpitta

Fonte: Dipartimento di Araldica Pubblica

L'ideatore è: Marco Foppoli

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini




Profilo araldico


“D’azzurro alla fede di carnagione, vestita di rosso, posta in fascia e uscente dai fianchi, accompagnata in capo dalla tavolozza da pittore ovoidale d’oro, con il foro all’insù a destra, posta in banda, accollante due pennelli posti in decusse dello stesso, entrambi con le setole all’insù di rosso; in punta dalla gemella, in fascia, ondata, d’argento, sormontata dai numeri romani d’oro MDCLIV; al capo d’oro all’aquila di nero, linguata di rosso, allumata e coronata d’oro. Sotto lo scudo, su lista bifida svolazzante d’azzurro, il motto in lettere maiuscole d’oro, CONCORDIA CIVITAS FACTA EST. Ornamenti esteriori da Città”.

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Giancarlo Scarpitta

Fonte: Dipartimento di Araldica Pubblica

L'ideatore è: Marco Foppoli

Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini




Profilo Araldico


“Drappo partito di rosso e di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro, rosso
Partizioni del gonfalone: partito
Profilo Araldico

“Drappo troncato d’azzurro e di rosso, caricato dello stemma sopra descritto. L’asta sarà ornata dalla cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali”.

bandiera ridisegnata

Reperito da: Giancarlo Scarpitta

Fonte: Dipartimento di Araldica Pubblica

L'ideatore è: Marco Foppoli

Disegnato da: Bruno Fracasso

bandiera Ufficiale
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    2 Ottobre 1989

    Decreto per la concessione dello stemma con gli attributi da Comune.


    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    28 Novembre 2018