Comune di San Genesio ed Uniti – (PV)
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Info
- Codice Catastale: H859
- Codice Istat: 18135
- CAP: 27010
- Numero abitanti: 3791
- Nome abitanti: sangenesini
- Altitudine: 86
- Superficie: 8.99
- Prefisso telefonico: 382
- Distanza capoluogo: 6.6
- Comuni confinanti:
Borgarello, Bornasco, Giussago, Pavia, Sant'Alessio con Vialone, Zeccone.
- Santo Patrono: San Genesio (ultima domenica di agosto).
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Documentato dal XII secolo come Sanctus Genexius, dal titolare dell’antica pieve in Diocesi di Pavia, al cui territorio sempre appartenne e che venne poi concesso in feudo ai monaci della Certosa di Pavia.
Nel 1939 il comune confinante di Mirabello ed Uniti di Pavia venne soppresso, ed il suo territorio suddiviso fra il comune di Pavia e quello di San Genesio ed Uniti.
Nel 2005 una legge regionale della Lombardia ha operato una rettifica di confine con il Comune di Pavia a favore del comune sangenesino.
Un primo stemma comunale venne ideato nel 1948 da parte dello Studio Araldico Guelfi-Camajani di Genova su richiesta dell’Amministrazione Comunale di allora, sindaco Luigi Chiesa, esso si blasonava:
“D’azzurro a una cotissa, fascia molto piccola, d’argento con campagna di verde” a significare come il territorio traesse la propria ricchezza dalle attività agricole e dalla posizione sulla strada provinciale Vigentina, che lo unisce alla vicina Pavia. L’ispettore generale dell’Archivio di Stato di Milano, Guido Manganelli, dette parere negativo all’adozione con lettera del 18 aprile 1953, sancita il 1 giugno dello stesso anno dall’Ufficio Araldico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Un secondo progetto di stemma fa riferimento al passato storico del territorio: una torre ne ricorda l’inclusione nel Parco Nuovo (riserva di caccia nota anche come Parco Visconteo), che si estendeva dal castello di Pavia alla Certosa, realizzato da Gian Galeazzo Visconti alla fine del XIV secolo. il parco era delimitato da una muraglia, abbattuta dopo la battaglia di Pavia del 1525, che determinò anche la fine dell’autonomia del paese, che venne incluso nel territorio di Parco Nuovo. I toponimi delle frazioni di Porta Pescarina e Due Porte richiamano la presenza di accessi a quel parco.
La spiga di grano e quella di riso richiamano le colture più diffuse della zona, mentre i bisanti (il “bisante” è una figura araldica che ricorda le monete costantinopolitane) ricordano un importante ritrovamento archeologico di alcune monete di epoca costantiniana nel 1949.
Venne formalmente concesso con DPR del 29 agosto 1974, dove si blasona: “Di rosso alla torre di pietra al naturale merlata di tre alla ghibellina, attraversata da una spiga di grano d’oro e da una di riso d’argento, decussate, stelate, accompagnate da tre bisanti d’argento posti de in capo e uno in punta”.
Nello stesso decreto si concede anche il gonfalone civico, che si compone di un “drappo partito di bianco e di rosso” caricato dello stemma comunale.
(1): RD del 7 gennaio 1929 n. 75
Nota di Massimo Ghirardi e Carletto Genovese
Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1977, p. 678.
Brera. G. STORIE DI LOMBARDI. Baldini & Castoldi, Milano 1993.
Genovese C. LA PROVINCIA DI PAVIA. Gli stemmi civici del Pavese, della Lomellina e dell’Oltrepò. Pavia 2012, pp. 130-131.
- Geografia: 6.6
STEMMA RIDISEGNATO

Fonte: Dipartimento di Araldica Pubblica
Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Di rosso alla torre di pietra al naturale merlata di tre alla ghibellina, attraversata da una spiga di grano d’oro e da una di riso d’argento, decussate, stelate, accompagnata da tre bisanti d’argento posti due in capo ed uno in punta. Ornamenti esteriori di Comune”.
SMALTI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune