Comune di Certosa di Pavia – (PV)
Articoli correlati
Info
- Codice Catastale: C541
- Codice Istat: 18046
- CAP: 27012
- Numero abitanti: 4967
- Nome abitanti: certosini
- Altitudine: 89
- Superficie: 10.71
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 8.8
- Comuni confinanti:
Borgarello, Giussago, Marcignago, Pavia, Vellezzo Bellini.
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Il comune di Certosa di Pavia è un comune sparso con capoluogo in frazione Torre del Mangano.
Il nome deriva dalla voce francese “chartreuse” (monastero di frati certosini).
Lo stemma comunale ha adottato le armi proprie dei Visconti (d’azzurro alla biscia di verde coronata d’oro, tenente tra le fauci un Moro) caricate del motto della Certosa “GRA-CAR” (GRATIARUM CHARTUSIAE, ‘Certosa delle Grazie’).
Comune costituito nel 1929 unificando i borghi di Torre del Mangano, Torriano e Borgarello (distaccato poi nel 1958) prende il nome dall’omonimo celebre complesso monastico: uno dei principali monumenti tardo-gotici italiani.
La certosa fu fondata, con solenne cerimonia, il 27 agosto 1396 da Gian Galeazzo Visconti; il progetto però risale ad un voto del 1394, allorché il Conte di Virtù (come amava farsi chiamare Gian Galeazzo giocando sul titolo di Conte di Vertus che aveva ricevuto dalla sua prima moglie Isabella di Valois, e pur essendo passato alla storia come persona crudele e prepotente) decise di fondarla all’interno del suo vastissimo parco del castello di Pavia e di affidarla ai monaci dell’ordine fondato da San Bruno di Colonia nel 1084 sui monti della Grande Chartreuse, da cui il nome di “certosini”, presso Grenoble.
Il suggerimento fu dato dal consigliere ducale Stefano Macone, priore della Certosa di Garegnano (da cui l’attuale Quartiere Certosa in Milano).
I lavori iniziarono nel 1396, già dal mese di luglio, ma la consacrazione ufficiale avvenne solo il 3 maggio 1497. Nella basilica sono sepolti Gian Galeazzo (morto a Melegnano nel 1401, e traslato nel 1474), e la prima moglie Isabella; il sepolcro approntato da Ludovico il Moro e sua moglie Beatrice è invece vuoto.
Note di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Fonte: Carletto Genovese
Reperito da: Anna Bertola
Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’azzurro, al biscione visconteo coronato d’oro, accostato dalle abbreviazioni GRA e CAR del secondo, poste l’una a destra l’altra a sinistra. Ornamenti esteriori da Comune”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
GONFALONE RIDISEGNATO

Fonte: Carletto Genovese
Reperito da: Luigi Ferrara
Disegnato da: Bruno Fracasso
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di azzurro…”
COLORI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune