Comune di Merlara – (PD)

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Info
  • Codice Catastale: F148
  • Codice Istat: 28053
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 2856
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 21.36
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il paese aveva molto rilevanza nel medioevo ed una donazione datata 27 dicembre 996 accenna alla corte ed al castello appartenuto ai signori da Merlara, i quali per alcuni studiosi avrebbero tratto il nome dal centro stesso: “casa et curte dominicata cum castello et ecclesia inibi consistente… in loco et finibus ubi dicitur Merlaria…”.

 

La famiglia viene espressamente ricordata anche nel Codice Capodilista unitamente alla propria insegna gentilizia: “illi de Merlaria qui portant trexas nigras et albas fortilicium habuerunt ubi dicitur el Castelaro in eadem villa”.

 

Per tali ragioni, fino al 1928, lo stemma civico in uso corrispondeva a quello dei citati signori locali (due trecce unite tra loro, una bianca ed una nera).

 

Come in altri casi analoghi la Consulta Araldica non volle accettare lo scudo ideato poichÈ tratto da una privata casata e progettò un nuovo stemma in cui venivano raffigurati solamente due merli neri con zampe e becchi rossi in campo argento.

 

Si sostituì così l’arma storica con una “parlante”, la quale voleva alludere nel simbolo dei due volatili al nome stesso del Comune.

 

Anche il noto studioso di toponomastica Dante Olivieri sostiene che il paese ha tratto il proprio nome dalla presenza dell’uccello “merula”, merlo che qui doveva avere particolare diffusione.

 

Per quanto riguarda i colori da assumere nel gonfalone, gli organizzatori del Palio di Montagnana avevano adottato per Merlara i colori “azzurro e bianco”. Il primo colore non poteva essere adottato in quanto non contenuto in alcuna parte dello scudo (Regio Decreto 7 giugno 1943, articolo 5).

 

Pertanto in data 6 maggio 1981, il Comune ha affidato l’incarico di completare la pratica araldica a Giancarlo Scarpitta.

 

Quest’ultimo ha progettato un originale drappo, accettato dall’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio: “di bianco ad una fascia di nero” per sintetizzare l’antico blasone della famiglia da Merlara, al quale nello stemma del 1928 non vi è riferimento alcuno.

 

 

Nota di Giancarlo Scarpitta

 

Disegnato da: Giancarlo Scarpitta

BLASONATURA

“D’argento, a due merli affrontati, di nero, piotati ed imbeccati di rosso. Ornamenti esteriori da Comune”.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma ridisegnato nella versione di Bruno Fracasso

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo di bianco, ad una fascia di nero…”.

COLORI
PARTIZIONI
fascia
ALTRE IMMAGINI

 

Si tratta di un gonfalone in uso non corretto non solo perché non conforme ad un Dpr già esistente, ma perché un suo colore (l’azzurro) non sarebbe stato concedibile in quanto non contenuto nello stemma (R.D. 7.6.1943, n. 652. art.5).
 
I colori azzurro e bianco, usati forse anche dalla locale squadra di calcio, furono scelti a suo tempo dagli organizzazatori del Palio di Montagnana per rappresentare il Comune e nulla quindi hanno a che vedere con l’araldica civica ufficiale.

I colori utilizzabili sarebbero stati solo il bianco, il nero ed eventualmente in rosso. Il drappo poteva essere di uno, di due o di tutti e tre detti colori. Si è preferita la soluzione poi ufficializzata in quanto storicamente più corretta e legata alla famiglia locale i da Merlara. Precisamente nel volume DE VIRIBUS ILLUSTRIBUS FAMILIAE TRANSELGARDORUM FORZATE’ ET CAPITILIS LISTAE si citano i signori da Merlara con la loro insegna: “…qui portant trexas nigras et albas,…”

Nota di Giancarlo Scarpitta

Gonfalone ufficiale (vedi nota sopra)

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Regio Decreto (RD)
    concessione
    10 Agosto 1928

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    15 Dicembre 1981

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