Comune di Cartigliano – (VI)

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Info
  • Codice Catastale: B844
  • Codice Istat: 24025
  • CAP: 36050
  • Numero abitanti: 3830
  • Nome abitanti: cartiglianesi
  • Altitudine: 85
  • Superficie: 7.48
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 35.7
  • Comuni confinanti:

    Bassano del Grappa, Nove, Pozzoleone, Rosà, Tezze sul Brenta.

Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il nome deriva da “fundus Cartilianus”, cioè fondo, possesso di Cartilius.

Nel 589 una disastrosa piena del Brenta allagò buona parte del territorio; ne rimase cambiato perfino il corso del fiume: prima scorreva a est di Cartigliano e da allora fluì a ovest. Presso il paese si svolse una battaglia sanguinosa fra Berengario e gli ungari. Questi calarono in Italia nell’899; Berengario li affrontò sulle rive dell’Adda e li costrinse a retrocedere fino al Brenta. Gli ungari, vistisi a mal partito, offrirono la resa, ma il sovrano rifiutò e fu la sua rovina. Infatti i barbari lo affrontarono, con la forza della disperazione, “ad vadum Ungherorum”, cambiato più tardi in “vadum Teutonicorum”, presso Cartigliano e ne massacrarono l’esercito. Il paese viene citato nel 1085 in una donazione al monastero di Santa Eufemia di Treviso.
Appartenne ai vescovi di Vicenza e fu feudo degli Ezzelini. Dopo la loro caduta, seguì le sorti di Bassano.

Notevole Villa Cappello-Morosini. Sembra accertato che sia stata costruita dal bassanese Francesco Zamberlan verso il 1580, tuttavia nè la data nè il nome sono certi. Al piano terra la costruzione presenta un porticato e al piano nobile una loggia ionica che per magnificenza non ha paragoni nella storia delle ville venete. Sia il porticato che la loggia si svolgono su tutti i lati. Al centro dei lati lunghi aggettano due avancorpi, uno verso l’area privata e l’altro verso il Brenta che scorre poco lontano. L’avancorpo della facciata è sormontato da un attico frontonato. Questa villa presenta, sia nell’esterno che nell’interno, soluzioni clie, pur presupponendo l’esperienza palladiana, sono del tutto nuove e originali, per cui è destinata a rimanere un episodio architettonico isolato e irripetibile. Purtroppo essa costituisce anche uno dei più penosi esempi dello stato di rovina in cui spesso si trova il nostro patrimonio artistico.

Le aziende industriali operanti in prevalenza nel settore meccanico e della lavorazione del cotone e del cuoio, oltre a quelle artigianali della ceramica artistica e del mobile d’arte, sostengono per gran parte l’economia locale, mentre l’agricoltura, a causa del ristretto territorio, è di secondaria importanza.

Disegnato da: Bruno Fracasso

Reperito da: Anna Bertola

BLASONATURA

“D’azzurro, al leone d’oro, posante su di una zolla verde, impugnante uno stocco d’argento, accompagnato in capo da tre stelle d’argento poste in fascia.”

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
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Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“drappo partito di bianco e di azzurro, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma comunale con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”

COLORI
PARTIZIONI
partito
ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

Disegnato da: Bruno Fracasso

Reperito da: Giovanni Giovinazzo

BLASONATURA

“drappo di bianco fiancheggiato di azzurro, caricato dallo stemma comunale. L’asta sarà ornata dalla cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali”

ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    21 Settembre 2011

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    27 Luglio 1928

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