Comune di Menaggio – (CO)
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Info
- Codice Catastale: F120
- Codice Istat: 13145
- CAP: 0
- Numero abitanti: 3273
- Altitudine: 0
- Superficie: 13.17
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
La posizione di Menaggio, a controllo di un’ampia area del medio Lario, giustifica il suo ruolo a controllo della via che conduce verso il Ticino, per la quale venne realizzato un fortilizio fin dall’antichità.
Forse la località prende nome dalla tribù gallica dei Menapii.
Il castello ebbe un importante ruolo durante la decennale guerra per la supremazia tra Milano e Como, Menaggio era alleato dai milanesi e venne espugnato e distrutto dai comaschi.
La comunità si diede un ordinamento consolare e ricostruì il castello, e riuscì a mantenere una certa indipendenza, ma era sempre oggetto di interesse da parte dei centri locali.
Como attaccò la fortezza nel 1295 e la popolazione chiese l’intervento di Matteo Visconti.
Successivamente furono le armate della Lega dei Grigioni a infierire sulla località.
Nel 1523, il castello venne atterrato e sulle sue rovine venne edificata la collegiata di San Carlo Borromeo.
Per il suo ruolo, quindi, il castello fu sempre il simbolo di Menaggio
Lo stemma di Menaggio, indicato come Casthelo Menaxi, compare nell’stemmario Carpani del XVI secolo, la forma è “classica” e si può descrivere come: “d’argento, al castello d’azzurro, torricellato di due, merlato alla ghibellina, aperto e finestrato del campo; alla bordura composta d’argento e d’azzurro”.
Il sindaco Carlo Mantegazza propose una versione dello stemma che, però, non venne mai approvata, riprendendo quella che si vede sul fronte della chiesa di Santa Marta, in via Calvi, realizzata con il marmo della cava di Musso, e commissionata dalla famiglia Castelli, che fu feudataria del territorio nel XV secolo, venne murate nell’attuale posizione in epoca imprecisata.
La forma in uso deriva da una versione musiva che si vede nell’area del giardino davanti al palazzo municipale.
Si blasona: “D’azzurro, al castello d’argento, aperto e finestrato del campo, torricellato di cinque, la torre centrale più bassa e più piccola, merlato alla ghibellina; alla croce latina, del secondo, nodrita sulla torre centrale, lievemente patente alle estremità; con la bordura di argento e di azzurro”.
Nota di Massimo Ghirardi
Bibliografia:
Genovese C. STEMMI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI COMO. La relazione storiografica e le rispettive regole araldiche. Como, 2007. pp. 334-335.
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’azzurro, al castello d’argento, aperto e finestrato del campo, torricellato di cinque, la torre più bassa e più piccola, merlato alla ghibellina; alla croce latina, del secondo, nodrita sulla torre centrale, lievemente patente alle estremità; con la bordatura di argento e di azzurro”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma come riportato nello stemmario Carpani.

Versione di Carletto Genovese

GONFALONE RIDISEGNATO

Disegnato da: Bruno Fracasso
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di bianco…”
COLORI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune