Comune di Cerro Maggiore – (MI)

Informazioni

  • Codice Catastale: C537
  • Codice Istat: 15072
  • CAP: 20023
  • Numero abitanti: 14794
  • Nome abitanti: cerresi
  • Altitudine: 205
  • Superficie: 10.23
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 28.8

Storia dello stemma e del comune

Il paese di Cerro, che con la riforma promossa da Maria Teresa d’Austria del 1757 assorbì il territorio del soppresso Comune di Cantalupo, assumendo la denominazione di Cerro con Cantalupo, col R.D. n. 941 del 23 ottobre 1862 ha adottato il determinante di Maggiore per distinguersi dal vicino Comune di Cerro al Lambro. Con evidenza deriva il nome dall’albero del cerro, attraverso il latino “cerrus” (Quercus Cerri L.),essenza arborea della famiglia delle querce che contraddistingueva questa zona agli occhi dei primi abitanti, forse con un esemplare di particolare imponenza, che per le popolazioni pagane aveva anche delle implicazioni religiose (all’ombra dei grandi alberi si riuniva la comunità, ragione per la quale molti comuni prendono nome da essi o hanno un grosso albero come simbolo, e presso di essi si svolgevano i riti; con l’avvento del Cristianesimo molti alberi sacri vennero abbattuti dagli evangelizzatori cristiani o, accanto ad essi, si manifestò molto opportunamente, l’apparizione della Vergine o di altri santi).

Secondo una leggenda locale, del tutto infondata, sarebbe l’erede dell’antica città scomparsa di Acerra, di epoca preromana. Essa si basa sul ritrovamento fortuito in passato di testimonianze dell’insediamento di coloni romani o celtici.

Con RD del 30 marzo 1942 è stato concesso lo stemma comunale che si blasona: “D’azzurro all’albero di cerro sradicato al naturale”. Si tratta di uno stemma “parlante” dove la figura principale ha la stessa denominazione del possessore dello stemma, come in un rebus.

Il bozzetto ufficiale mostra il Capo del Littorio, pezza araldica ispirato dall’uso Napoleonico ideata durante il Fascismo (con apposito R.D. n. 1440 del 12 ottobre 1933) per contrassegnare senza eccezione tutti gli stemmi civici, che si blasona: “Di porpora al fascio littorio d’oro circondato da una corona composta di un ramo d’alloro e uno di quercia legati da un nastro con i colori nazionali”. Il fascio è un’insegna di origine etrusca costituito da un mazzo di verghe e da una scure, tenute insieme per mezzo di corregge: è il simbolo del potere coercitivo della legge, quindi dell’autorità dello Stato. Era portato da Littori, ufficiali di scorta al servizio degli alti magistrati Romani che, con il loro ufficio comminavano pene corporali e capitali. Mussolini lo rese obbligatorio ma, alla sua caduta, la norma che lo imponeva fu cancellata e la figura andrebbe abrasa dagli stemmi che la portavano (come prescritto dal D.L. del 26.10.1944); alcuni Comuni però si limitarono ad eliminare il fascio, mantenendo il capo di rosso-porpora, come si vede in alcune versioni dello stemma di Cerro Maggiore.

Dal 2008 è gemellato con la cittadina bavarese di Bad Neustadt an der Saale.

CANTALUPO

Il Comune ha una sola frazione: Cantalupo, che fu Comune autonomo fino al 10 giugno 1757, quando con apposito decreto imperiale fu soppresso dalla riforma delle amministrazioni locali di Maria Teresa d’Austria.

La località è fisicamente separata da Cerro Maggiore da una fascia verde, nota come “Corridoio del Bozzente”, di grande importanza naturalistica e paesaggistica.

Non risulta che questa comunità abbia avuto un emblema comunitario.

Note di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini



Profilo araldico


“D’azzurro all’albero di cerro sradicato al naturale.”

R.D. 30 marzo 1942

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


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Profilo Araldico


“Drappo di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    30 Marzo 1942

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    4 Giugno 1987