Cagliari


Città Metropolitana

Cagliari

Info
  • numero comuni: 71
  • numero abitanti: 563180
  • densità provincia: 0.00
Storia della Provincia e dei suoi elementi araldici

La provincia di Cagliari confina con le province sarde di Carbonia-Iglesias, del Medio Campidano, di Oristano, di Nuoro e dell’Ogliastra. Inoltre è bagnata dal Mar Mediterraneo.

Lo stemma della provincia di Cagliari unisce l’emblema proprio del Regno di Sardegna, a quello proprio della città capoluogo (anche se non esattamente corrispondente a questo).

Da notare che l’emblema storico sardo (cfr. stemma della Regione) si presenta “D’argento, alla croce piana di rosso, accantonata da quattro teste di moro attorcigliate d’argento” che significa che ognuna di esse teste porta una fascia sulla fronte, mentre il blasone ufficiale della Provincia specifica che essi sono bendate, vale a dire che hanno gli occhi coperti dalla fascia.

Il simbolo risale al 1281: ed è tratto da alcuni sigilli in piombo della cancelleria del Regno d’Aragona apposti su documenti del periodo del regno di Pietro III detto “il Grande”.

Alcuni ritengono che il simbolo sia stato associato alla Sardegna dal 1379, dopo l’unione del Regno di Aragona con la Castiglia e la Sardegna nella “Confederazione della Corona d’Aragona” e come riportato nel cosiddetto “Stemmario di Gerle”.

Dal 1590 appare come stemma proprio del Regno di Sardegna rappresentato in uno scudo ovale d’argento alla croce piana di rosso accantonata da quattro teste di moro bendate in fronte.

La leggenda più nota, legata alla nascita dello stemma isolano, lo fa risalire al 1096, allorché re Pietro I d’Aragona vinse i Saraceni nella battaglia di Alcoraz; durante la quale sarebbe apparso San Giorgio a cavallo vestito di bianco, con una croce rossa sul petto, che avrebbe messo in fuga i Saraceni terrorizzati e lasciato sul campo di battaglia le teste mozzate dei quattro re Mori sconfitti.

Nel corso del XVIII secolo si cominciò a rappresentare i Quattro Mori con la benda calata sugli occhi; alcuni vogliono vederlo come un segno di sudditanza ai Savoia, formalmente Re di Sardegna (1).

Con la legge regionale n° 10 del 15 Aprile 1999, si è stabilito che i Quattro Mori debbano rappresentarsi con la benda sulla fronte e siano voltanti a destra, e non più a sinistra. Quest’ultima indicazione ha ingenerato non poche perplessità, giacché in Araldica le direzioni Destra e Sinistra sono ribaltate rispetto all’osservatore, perché convenzionalmente riferite all’ipotetico cavaliere che imbraccia lo scudo.

Nell’emblema provinciale la croce è rappresentata come l’arme propria del Regno di Sardegna fino al 1861: formata dalla croce caricata in cuore dall’aquila al naturale di Moriana, il più antico possedimento sabaudo, caricata a sua volta in petto dell’emblema del Ducato di Savoye (2).

Note di Massimo Ghirardi

Cfr. Regione Sardegna

(1): evento analogo attribuito anche alle vicende dello stemma di altri territori sudditi della dinastia subalpina, vedi Genova (città).

(2): in linguaggio tecnico, in Araldica, si dice che lo stemma [di Savoia] è accollato all’aquila [di Moriana-Maurienne].

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Partito: al 1° d’argento caricato da una croce di rosso accantonata da quattro teste di moro bendate. Sulla croce, al centro, un disco ovale carico di un’aquila al naturale coronata d’oro, con le ali spiegate, portante in petto lo scudetto sabaudo e cioè di rosso alla croce d’argento.; al 2° inquartato, al 1° e 4° di rosso alla croce d’argento, al 2° e 3° d’argento al torrione aperto e finestrato sormontato da tre torrette di cui la mediana più alta, uscente da un mare fluttuoso

.Decreto del 17 marzo 1938.

SMALTI
OGGETTI
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Disegnato da: Pasquale Fiumanò

BLASONATURA

“Drappo partito di rosso e di azzurro…”

Gonfalone ridisegnato da Pasquale Fiumanò

COLORI
PARTIZIONI
partito
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Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo partito di rosso e di azzurro caricato dello stemma provinciale…”

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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Regio Decreto (RD)
    concessione
    18 Marzo 1938

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    9 Febbraio 1939