Macerata


Provincia

Macerata

Info
  • numero comuni: 57
  • numero abitanti: 325362
  • densità provincia: 117.30
Storia della Provincia e dei suoi elementi araldici

Lo stemma della Provincia di Macerata è stato concesso nel 1917 e si blasona:

“D’azzurro, a cinque monti in fascia, sul centrale dei quali poggia un picchio sorante, al naturale [col capo di rosso alla croce d’argento]*” Decreto Reale del 21 febbraio 1918.

È evidentemente ripreso dal monumento eretto a spese delle popolazioni del Piceno nella basilica della Santa Casa di Loreto in onore del papa marchigiano Sisto V (Felice Peretti, nativo di Grottammare), sui due fronti del basamento di quest’opera è posta una targa in bronzo riportante tre stemmi ognuna, quelli del lato posteriore presentano gli emblemi delle tre Deputazioni di Ancona, Ascoli e Macerata; quest’ultimo presenta un picchio posato su una catena di monti con il Capo della Chiesa.

Quest’ultimo fu candidato, sostituendo il capo della Chiesa con quello di Savoia, a rappresentare la nuova provincia. L’attribuzione è sostenuta da altre testimonianze, anche precedenti, che vedono il picchio rappresentare l’intero territorio di cui Macerata era sede di governo come ad esempio lo stemma intarsiato sul seggio principale nel refettorio del monastero agostiniano di Arcevia (risalente al 1567) che presenta una figurazione identica a quella di Loreto.

Il picchio è evidentemente allusivo all’antica popolazione dei Piceni e al territorio del Piceno che ricade per larga parte nella circoscrizione amministrativa (vedi anche l’emblema regionale).

La croce piana d’argento in campo rosso è il cosiddetto “Capo di Savoia”, stemma dell’omonima Casa Reale, aggiunto in occasione del Riconoscimento formale dello stemma da parte del Governo del Regno d’Italia nel 1917 ed in sostituzione dell’insegna del gonfalone della Chiesa (il noto “ombrellino” del Capo della Chiesa) che sormontava il picchio nelle versioni precedenti, allorché Macerata era una sede legatizia dello Stato Pontificio. [*] Con l’avvento della Repubblica fu abraso e, attualmente, non compare nemmeno sul gonfalone della Provincia, sebbene mai formalmente abolito (vennero aboliti invece i due fasci littorii che erano accollati allo stemma).

Il termine “sorante” è un tipico tecnicismo dell’Araldica: si dice “di uccello che sta spiccando il volo, come i falconieri facevano sorare i loro uccelli di preda per esercizio o per giuoco” (Antonio Manno).

 

Note di Massimo Ghirardi, Giovanni Giovinazzo, Vieri Favini e Alessandro Savorelli

Si ringraziano Alessandro Neri e Stefano Sampaolo per la preziosa collaborazione

Per maggiori informazioni vedi: Regione Marche, Macerata (città), Fermo (città).

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Di azzurro a cinque monti in fascia, sul centrale dei quali poggia un picchio sorante al naturale; col capo di rosso alla croce d’argento. Ornamenti esteriori di Provincia”.

ATTRIBUTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Versione dello stemma in bianco e nero.

Stemma con il capo di Savoia come da concessione.

Stemma vettoriale nella versione di Carletto Genovese

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Drappo di azzurro…”

COLORI
ALTRE IMMAGINI

Altro gonfalone in uso

Disegnato da: Bruno Fracasso

ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Regio Decreto (RD)
    concessione
    21 Febbraio 1918