Modena


Provincia

Modena

Info
  • numero comuni: 47
  • numero abitanti: 700913
  • densità provincia: 261.26
Storia della Provincia e dei suoi elementi araldici

Secondo studi recenti l’estensione del territorio della COLONIA CIVIUM ROMANORUM MUTINENSIS, con capoluogo MUTINA fondata nel 183 a.C., era assai più ampia dell’attuale Provincia. Essa aveva come limiti il fiume Samoggia ad oriente e il Tresinaro ad occidente.

Nel periodo Medioevale il territorio del COMITATUS MUTINAE comprendeva il territorio tra il Tresinaro/Panaro (Fines Salectini) e il Persicetano (Fines Perseceti et Fines Saltuspani), la Val Secchia (Fines Verabolenses), la Val Samoggia (Fines Montebellienses), la Val Scoltenna/Panaro (Fines Ferronianenses).

Il Ducato Estense di Modena comprendeva ,per “dedizione” dal 1337, il territorio del Comune e Distretto di Modena e la Provincia del Frignano, ai quali si aggiunsero: nel 1429 la Garfagnana Estense e una porzione del litorale tirrenico, nel 1527 il Principato di Carpi, nel 1711 il Ducato di Mirandola. Ne era parte integrante anche il Ducato di Reggio (di Lombardia) con la contea di Novellara, il principato di Correggio e il Ducato di Guastalla.

La Provincia di Modena è stata istituita con la legge del 23 ottobre 1859 sull’amministrazione del Regno, riunendo le Circoscrizioni della città e dell’antica Provincia federale del Frignano.

Il Consiglio Provinciale si è riunito la prima volta il 21 marzo 1860 con i rappresentanti dei Circondari di Modena, Mirandola, Pavullo (nel Frignano), Castelnuovo di Garfagnana.

Il 25 dicembre 1860 il Circondario di Castelnuovo di Garfagnana e il mandamento (ripartizione di Circondario) di Castelfranco furono staccati per essere aggregati, l’uno alla Provincia di Massa e l’altro alla Provincia di Bologna. Castelfranco (che nel 1862 ha assunto il determinante “dell’ Emilia”) tornerà a far parte della provincia di Modena nel 1928.

Lo stemma è troncato-semipartito e presenta: nel primo lo stemma di Modena (con le trivelle inserite nel campo accollate alla croce prismatica), nel secondo l’emblema della città di Mirandola (centro amministrativo del Principato dei Pico “della Mirandola”, poi circondario) e nel terzo il simbolo della Provincia Federale del Frignano (il cui capoluogo storico è Pavullo).

Dal Decreto di riconoscimento del Capo del Governo del 4 agosto 1931: “Troncato semipartito: nel primo d’oro, a due trivelle al naturale con le punte in basso, poste in croce di sant’Andrea accollate da una croce d’azzurro; nel secondo d’azzurro, ad uno scaglione d’oro; nel terzo campo di cielo, al monte di tre cime di verde moventi dalla punta e sormontato da un’aquila dal volo abbassato di nero, con la testa rivolta. Ornamenti esteriori di Provincia”.

Note di Massimo Ghirardi.

Si ringraziano Katia Angela Fieni, Paolo Corghi e Davide Settembre Blundo per la collaborazione

Lami G.-Rubbiani A.Santini G. (a cura di). IL CASTELLO DEI MONTECUCCOLI, elementi di conoscenza. Archeoclub d’Italia sede di Pavullo, Pavullo nel Frignano 1993.

BLASONATURA

Troncato semipartito: nel 1° d’oro a due trivelle al naturale con le punte in basso, poste in croce di Sant’Andrea, accollate ad una croce d’azzurro; nel 2° d’azzurro, ad uno scaglione d’oro; nel 3° campo di cielo, al monte di tre cime di verde moventi dalla punta e sormontato da un’aquila dal volo abbassato di nero, con la testa rivolta. 4 agosto 1931

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Disegnato da: Pasquale Fiumanò

BLASONATURA

“Drappo paritto di giallo e di azzurro…”

COLORI
PARTIZIONI
partito
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Regio Decreto (RD)
    concessione
    7 Gennaio 1937

    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    4 Agosto 1931