Latina
Provincia
Latina
Info
- numero comuni: 33
- numero abitanti: 555692
- densità provincia: 2646.93
Storia della Provincia e dei suoi elementi araldici
L’attuale denominazione di Provincia di Latina, sostituisce dal 1945 quello di Provincia di Littoria1 che fu istituita il 18 dicembre 1934, e comprendeva il territorio da poco bonificato, della zona meridionale della Provincia di Roma e l’area settentrionale del Circondario di Gaeta della Provincia campana di Terra di Lavoro; il territorio era noto come Agro Romano o Pontino, il cui tentativo di bonifica risale ai romani, ma che negli anni 1929-1935 ebbe un forte impulso, con la fondazione e colonizzazione dei nuovi centri di Littoria (l’attuale Latina), Sabaudia, Pontinia, Aprilia, Pomezia, Cisterna di Latina tutti caratterizzati da un’architettura e un’urbanistica di tipo razionalista. Comprende le isole di Ponza, Ventotene e Santo Stefano.
Lo stemma dell’attuale provincia di Latina, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica del 30 giugno 1954, è blasonato: «campo di cielo, alla banda di verde bordata da due filetti d’argento, caricata di tre spighe di grano poste nel verso della banda, accompagnato: sopra da una torre aperta e finestrata di nero, fondata sulla cima centrale di tre monti, il tutto al naturale; sotto da un’ancora immersa in un mare fluttuoso».
Questo stemma è una seconda versione di uno precedente pur approvato dalla deputazione provinciale il 2 maggio 1950, inizialmente adottato, ma non concesso, che si blasona: “campo di cielo, al fastello di spighe di grano d’oro, nascente sulla destra da una palude d’argento chiazzata di nero, su sfondo d’azzurro mareggiato d’argento, con nave veleggiante verso la sinistra dello scudo”, il bozzetto si deve a Duilio Cambellotti, e intendeva epurare gli emblemi del passato regime, pur ricordando molto il precedente emblema per simbolismo; venne rigettato perché rappresentava solo parte del territorio provinciale, le paludi Pontine bonificate e la costa. Venne inizialmente effettivamente impiegato dall’Amministrazione, ma non completò mai l’iter per la concessione formale e venne abbandonato nel gennaio 1954 in favore di quello attuale.
Il gonfalone, concesso contestualmente, si presenta come un “…drappo partito di verde e di porpora” caricato dallo stemma provinciale.
Lo stemma sostituisce quello precedentemente concesso alla Provincia di Littoria con il R.D. del 3 dicembre 1934, che era caratterizzato da un grande fascio littorio, in funzione “parlante”, circondato da spighe di grano e sorgente da una riviera nera, simbolica delle terre palustri pontine, il blasone ufficiale è: “d’azzurro al fascio littorio d’oro, legato di rosso, con la scure d’argento uscente da un fastello di spighe di grano d’oro nodrito su una palude di nero e d’argento, al capo littorio”.
Lo stemma attuale riprende, dalle precedenti, solo le spighe di grano, che rappresentano la fertile piana pontina, associate a due “vedute” degli elementi caratteristici del territorio: la parte montuosa e quella marina. La torre sui monti richiama molto quello della Provincia di Caserta (“Casa Irta”) la cui parte settentrionale andò a formare la provincia di Littoria/Latina3.
Anche il gonfalone era differente, si presentava troncato, anziché partito come quello in uso, di nero e d’azzurro.
Il gonfalone fece da modello per l’adozione della bandiera della Provincia di Littoria (1934-1943) che era: “… nero-azzurro diviso orizzontalmente; lo stemma contornato di spighe d’oro e dalle scritte Provincia di Littoria e A XIII E.F.” (RD.3 dicembre 1934).
Analogamente l’attuale bandiera provinciale si blasona: “… verde e amaranto2 divisa verticalmente con lo stemma della provincia al centro” (DPR 23 settembre 1954).
La provincia ha ottenuto la Medaglia d’oro al Merito Civile il 24 aprile 2006 come «Territorio di rilevante importanza strategica, dopo l’8 settembre 1943, fu teatro di violenti scontri fra gli opposti schieramenti, subendo devastanti bombardamenti che causarono la distruzione di ingente parte del patrimonio edilizio, industriale e agricolo. Nel 1944 oggetto di feroci rappresaglie, deportazioni e barbarie ad opera dei Goumier marocchini inquadrati nell’esercito francese e al comando del generale Juin, la fiera popolazione pontina, sorretta da eroico coraggio, profonda fede nella libertà ed altissima dignità morale, sopportava la perdita di un numero elevato di concittadini ed indicibili sofferenze, offrendo un luminoso esempio di abnegazione, di incrollabile fermezza ed amor patrio.»
(1): verso la fine dell’estate del 1944, il Ministero dell’Interno, tramite la Prefettura, suggerì di cambiare la denominazione al Comune capoluogo e alla Provincia. Fu proposto di mutare il nome di Littoria in Latinia, poi Latina.
(2): denominazione, tecnicamente imprecisa, del porpora.
(3): dopo la fine delle seconda guerra mondiale, con la ricostituzione della Provincia di Caserta, questa tentò di “recuperare” il territorio perduto, appoggiando la proposta di soppressione delle Provincia di Littoria.
Nota di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
Fonte: civicheraldry.com
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Campo di cielo, alla banda di verde bordata da due filetti d’argento, caricata di tre spighe di grano poste nel verso della banda, accompagnato: sopra da una torre aperta e finestrata di nero, fondata sulla cima centrale di tre monti, il tutto al naturale; sotto da un’ancora immersa in un mare fluttuoso”
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma della provincia di Littoria che ha dato origine all’attuale provincia di Latina.
“D’azzurro al fascio littorio d’oro, legato di rosso, con la scure d’argento uscente da un fastello di spighe di grano d’oro nodrito su una palude di nero e d’argento, al capo littorio”.

Stemma vettorializzato nella versione di Carletto Genovese.

Stemma della Provincia di Littoria.

LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune