Celestino IV – Castiglioni


Celestino IV – Castiglioni

Storia e informazioni

Celestino IV nacque Goffredo Castiglioni (o Castiglione), a Milano, nel 1180.

Il suo pontificato è il terzo pontificato più breve della storia della Chiesa cattolica essendo duranto solamente 16 giorni.

Era figlio del nobile milanese Giovanni Castiglioni di Ottone, e di Cassandra Crivelli e nipote di papa Urbano III – Crivelli.

Goffredo prese i voti e vestì l’abito monacale nell’abbazia di Altacomba (Hautecombe) in Savoia nell’Ordine cistercense.

In questo periodo scrisse una storia del Regno di Scozia.

Fu nominato cardinale presbitero con il titolo di San Marco nel 1227 e, nel 1228, introdusse l’Inquisizione a Milano. Nel 1229, fu legato apostolico di Papa Gregorio IX.

Nel 1239 fu nominato cardinale vescovo di Sabina.

Il conclave iniziò un mese dopo la morte di papa Gregorio IX (22 agosto 1241) e si protrasse per più di un mese, terminando il successivo 25 ottobre.

Il problema più rilevante era la contrapposizione tra impero e chiesa di Roma.

Durante a «sede vacante» i cardinali erano tredici o quattordici, ma due di loro, Giacomo da Pecorara e Oddone di Monferrato, erano prigionieri dell’imperatore Federico II di Svevia e un terzo, Tommaso da Capua, probabilmente, pur essendo conteggiato tra gli elettori, era già morto nel 1239.

I rimanenti undici cardinali vennero confinati nella clausura del Septizonio dal senatore di Roma Matteo Rosso Orsini. In condizioni igienico-sanitarie assai precarie, e dopo una fallita mediazione con l’imperatore per la restituzione dei due porporati trattenuti prigionieri, i cardinali impiegarono più di un mese per raggiungere il consenso.

I voti, per la sua situazione di salute precaria, confluirono sul vecchio e malandato Goffredo Castiglioni, considerato un papa di transizione, che assunse il nome di Celestino IV.

Il Castiglioni, già seriamente malato, celebrò l’insediamento a San Giovanni in Laterano il 28 ottobre. Aggravatosi, anche a causa del duro regime imposto dal Senatore di Roma ai cardinali riuniti in conclave, morì il 10 novembre successivo, dopo 16 giorni dalla nomina e 13 dalla consacrazione. Sorsero, tra gli studiosi, i dubbi che il Castiglioni fosse morto senza essere effettivamente consacrato, in quanto morì senza emblema e senza sigilli. Secondo i Gesta Treverorum, Goffredo Castiglioni morì “avvelenato”: “Perciò i cardinali lasciarono la Santa Chiesa per molti giorni priva di un capo e come deserta, perché temevano una fine simile”.

Sepolto nell’Antica basilica di San Pietro in Vaticano, la sua tomba è andata perduta.

A causa del conflitto che s’era prodotto nella disputa su chi avesse più potere tra Chiesa e Impero, l’elezione del successore di Celestino IV divenne una questione complessa e il Papato restò con la sede vacante per quasi due anni.

Dopo alterne vicende, fra le quali il tradimento del cardinale Giovanni Colonna e la scarcerazione di Giacomo da Palestrina, nel 1243 venne eletto il genovese Sinibaldo Fieschi dei conti di Lavagna, che scelse il nome pontificale di Innocenzo IV.

 

Lo stemma del pontefice si blasona: «Di rosso, al leone sorreggente una torre, chiusa e finestrata di nero, merlata alla guelfa, il tutto d’oro».

Lo stemma è uguale all’arma gentilizia della famiglia di provenienza: la famiglia Castiglioni di Milano.

 

Note di Bruno Fracasso

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

«Di rosso, al leone sorreggente una torre, chiusa e finestrata di nero, merlata alla guelfa, il tutto d’oro».

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