Bardello


Zona Municipale

Bardello

Bardello con Malgesso e Bregano
Informazioni

Il nome del piccolo ex-Comune di Bardello trarrebbe origine, secondo Dante Olivieri, dal latino ecclesiastico “Bardellum” connesso ad un fondo di un oscuro personaggio di stirpe germanica dal nome di Bardo. Mentre secondo Luigi Brambilla deriverebbe dal celtico bar (monte) e del (piccolo), quindi col significato di “piccolo monte”.

 

Compare, con altre località, nell’atto di donazione di Liutprando al monastero di San Pietro in Ciel d’oro di Pavia del 712.

Compreso nel plebanato della pieve di Brebbia, viene infeudato il 5 gennaio 1410 da Facino Cane a Pietro Besozzi, e passerà nel 1514, per concessione del duca Massimiliano, a Ludovico Visconti Borromeo, e nel 1518 ai Trivulzio per ritornare nel 1525 ai Visconti Borromeo ai quali resterà fino al 1750 quando per successione perverrà ad un membro femminile della casata e quindi per matrimonio ai Litta e, infine ai loro successori, Litta Visconti Arese.

 

Dal Medioevo Bardello era già comune autonomo retto da una vicinia, ovvero un organo amministrativo formato da tutti i capi famiglia, che si riuniscono la domenica mattina dopo la messa al suono della campana civica, presieduta da un console e un camparo, cariche annuali ed elettive. La comunità sarà confermata dalla “Riforma al Governo e Amministrazione dello Stato di Milano” del 30 dicembre 1755 e sarà retta fino all’unità d’Italia da un Convocato Generale degli Estimati.

 

Lo stemma è stato predisposto dalla stessa Amministrazione Comunale di Bardello e vuole rimarcare i caratteri fondamentali del paese: i bisanti d’oro ricordano una delle attività diffuse in passato, quella dei mediatori di commercio, e, più in generale, l’intraprendenza economica dei bardellesi, mentre con la banda d’argento e i pesci persici d’oro si vogliono evocare il fiume Bardello (immissario del Lago Maggiore) e il lago di Varese che caratterizzano il territorio, ricordando anche l’antica professione dei pescatori locali, ma anche in una prospettiva futura: come vocazione turistica ed ecologica del Comune.

 

Si blasona: “D’azzurro, alla banda ondata, d’argento, accompagnata da due pesci persici d’oro, uno posto in capo, l’altro, rivoltato, in punta; al capo di rosso,caricato da tre bisanti d’oro. Ornamenti esteriori da Comune”.

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro, alla banda ondata, d’argento, accompagnata da due pesci persici d’oro, uno posto in capo, l’altro, rivoltato, in punta; al capo di rosso,caricato da tre bisanti d’oro. Ornamenti esteriori da Comune”.

Colori dello scudo:
azzurro, rosso
Partizioni:
capo
Oggetti dello stemma:
bisante, pesce persico
Pezze onorevoli dello scudo:
banda ondata
Attributi araldici:
accompagnato, caricato, posto in capo, posto in punta, rivoltato

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di giallo bordato di rosso…”

Colori del gonfalone: giallo, rosso
Partizioni del gonfalone: bordato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    2 Dicembre 1998