Diocesi di Capodistria


Diocesi di Capodistria

La Diocesi di Koper/Capodistria (in sloveno: Škofija Koper ; in latino: Dioecesis Iustinopolitana) ha derivato il proprio stemma da quello della città: mostra infatti un sole raggiante d’oro attraversato da una croce, quello della città mostra invece un sole “figurato” (antropomorfo) la versione attuale adottata dal Comune nel 1998.

 

Certo è difficile riconoscervi la testa di Medusa recisa che rappresentava la città negli stemmi civici di Capodistria associata o in alternativa allo stemma con il sole. Uno stemma “parlante” quindi: con il “capo” (nel senso di “testa”) del mitico mostro ucciso da Teseo. Il gioco di parole è rinforzato con “Egida”: che è il nome greco antico della città, ma che è omofono dello scudo formato da Zeus con la pelle della capra Amaltea, con il quale si difese combattendo i Titani; quando la figlia Atena lo ricevette in dono, ella vi pose al centro la testa di Medusa (il cui sguardo, anche da morta, pietrificava), trasformandolo in un’arma invincibile.

Si blasona: “Di verde alla testa di Medusa d’argento” e figurava anche nello stemma delle Diocesi unite di Trieste e Capodistria, fino alla loro separazione.

 

La diocesi di Capodistria è un’antica sede della Chiesa cattolica risalente al VI secolo, inizialmente suffraganea del Patriarcato di Aquileia, ma già dall’VIII secolo e fino al 1184 non ebbe vescovi propri e fu amministrata dai quelli della vicina Trieste.

L’11 gennaio 1206, papa Innocenzo III concesse al patriarca di Aquileia la facoltà di unire la diocesi di Capodistria con la nuova diocesi di Cittanova, ma l’unione non fu realizzata.

Dal 1810 al 1828 rimase vacante. Il 30 giugno 1828 fu nuovamente unita alla diocesi di Trieste con la bolla Locum beati Petri di papa Leone XII. Il 27 agosto 1830 papa Pio VIII con la bolla In supereminenti confermò l’unione aeque principaliter.

 

Il 17 ottobre 1977 con la bolla Prioribus saeculi di papa Paolo VI la Diocesi di Capodistria è stata separata da quella di Trieste, diventando suffraganea dell’arcidiocesi di Lubiana. Inoltre, con la medesima bolla, sono state introdotte delle modifiche territoriali per far coincidere i confini delle diocesi con quelli degli Stati d’Italia e Jugoslavia. Così la Diocesi di Capodistria ha ceduto alla diocesi di Trieste quelle parrocchie che si trovavano in Italia in seguito al trattato di pace del 1947 e alla Diocesi di Parenzo-Pola quelle che si sono venute a trovare nel territorio della Repubblica Socialista di Croazia. Contestualmente acquisì le parrocchie delle diocesi di Trieste, di Parenzo-Pola, di Fiume e di Gorizia-Gradisca che si trovavano nella Repubblica Socialista di Slovenia.

 

Sede vescovile è la città di Koper (Capodistria), dove si trova la cattedrale dedicata all’Assunzione di Maria (Stolnica Marijinega vnebovzetja) e a San Nazario (Sveti Nazarij).

A Nova Gorica sorge invece la chiesa del Divino Salvatore, che il 15 marzo 2004 ha ricevuto la nomina a “concattedrale” (Sostolnica Kristusa Odrešenika) della diocesi in forza del decreto Ut spirituali della Pontificia Congregazione per i Vescovi.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

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