Arcidiocesi di Gorizia


Arcidiocesi di Gorizia

L’Arcidiocesi di Gorizia è una sede metropolitana della Chiesa Cattolica Romana in Italia appartenente alla Regione Ecclesiastica del Triveneto. 

 

Fu eretta nel 1751 da papa Benedetto XIV che così ratificava un accordo tra i governi austriaco e veneziano, che prevedeva la soppressione dell’antico Patriarcato di Aquileia e la sua divisione in due nuove circoscrizioni ecclesiastiche: l’Arcidiocesi di Udine, cui fu assegnata la giurisdizione sulle terre allora sotto il dominio della Serenissima; e l’Arcidiocesi di Gorizia, cui furono affidate le terre sotto il dominio asburgico.

Su pressione dell’imperatore Giuseppe II d’Asburgo l’Arcidiocesi di Gorizia venne soppressa da papa Pio VI nel 1788 e il titolo arcivescovile trasferito alla sede di Lubiana insieme a buona parte del territorio dell’antica sede metropolitana; con ciò che restava del territorio goriziano fu eretta nell’agosto dello stesso anno la nuova Diocesi di Gradisca, dove si trasferì il capitolo, mentre la curia rimase a Gorizia.

Morto l’imperatore, nel 1791 lo stesso Pio VI ristabilì la città di Gorizia come sede vescovile; contestualmente la diocesi assunse il nome di diocesi di Gorizia e Gradisca.

Nel 1830 la sede di Gorizia e Gradisca riottenne, a scapito di Lubiana, la dignità arcivescovile e metropolitana.

Nel 1986 l’arcidiocesi ha assunto il nome attuale mentre Gradisca è divenuta sede arcivescovile titolare (onoraria).

 

Nello stemma dell’arcidiocesi di Gorizia si può blasonare “partito: nel primo di nero alla croce croce trifogliata d’argento a tre traverse, [alias: quella centrale più lunga]; nel secondo trinciato: 1) d’azzurro al leone d’oro, 2) sbarrato d’argento di rosso; al capo d’oro all’aquila sorante di nero, armata del campo e linguata di rosso, caricata in petto da uno scudetto di rosso alla fascia d’argento, sulle ali le lettere “M F I T”. Sormontato dalla mitra e accollato al pastorale e alla croce tripla posti in decusse.”

 

Il primo campo mostra le armi “antiche” del Patriarcato di Aquileja “di nero alla croce tripla trifogliata d’argento” (quelle “moderne” sono “d’azzurro all’aquila d’oro al volo abbassato” note successivamente come armi della “Patria del Friuli” e che hanno generato poi lo stemma della Regione Friuli-Venezia Giulia).

 

Il secondo campo mostra lo stemma della Contea di Gorizia (“trinciato: nel primo d’azzurro al leone coronato d’oro; nel secondo sbarrato d’argento e di rosso), la Contea principesca di Gorizia (Grafschaft Görz) è nota dal 1127, per la precisione lo stemma “d’azzurro al leone d’oro lampassato di rosso” è quello proprio dei conti di Lurn e Pusteria (che furono governatori di Gorizia dal XI-XII sec.) che allorché divennero “advocati” del Patriarca di Aquileia nel 1240 e signori feudali di sei località nel Ducato del Friuli, trinciarono lo stemma con le sbarre rosso e argento per differenziarsi da altre famiglie (soprattutto germaniche) che portavano stemma simile. In seguito il titolo divenne principesco e ne furono insigniti gli arcivescovi goriziani.

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo Araldico


Non ancora una blasonatura

Colori dello scudo:
argento, azzurro, nero, oro, rosso

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
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  • istituzione nuovo comune