Comune di Saint-Cirq-Lapopie – (46)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Saint-Cirq-Lapopie (Sent Circ de la Pòpia, in occitano) è un piccolo comune francese del dipartimento del Lot, nella regione dell’Occitanie, annoverato tra i “più bei villaggi di Francia”.

Posto su una falesia a strapiombo sul Lot è un villaggio medioevale perfettamente conservato, dominato dalla chiesa fortificata dedicata a Saint Cyr (San Ciro di Tarso).

Il toponimo della località è attestato come “Ecclesia Sancti Cirici de la Papia” nel 1269. Oltre all’evidente riferimento al santo patrono, non altrettanto chiaro è il determinante “de Papia” (poi corrotto in “de Pòpia”), un riferimento alla famiglia dei De La Popie, che presero agnome dalla località, signori di Cénevières. Forse l’origine è da ricercare nella denominazione del possedimento gallo-romano di Pompejac, o forse dall’occitano “Popa” che identificava la roccia sulla quale sorge il villaggio.

I più antichi signori di Saint-Cirq furono i De Cardaillac; nel 1229 Bernard de Cardaillac prestò l’omaggio feudale a Raimondo VII, conte di Tolosa. Un suo discendente, anch’egli di nome Bernard, ricevette nel 1395 il castello e la terra di Saint-Cirq, fu il capostipite dei baroni De Cardaillac-Saint Cirq.

Il territorio venne coinvolto nella sanguinosa “Crociata contro gli Albigesi”, i Cardaillac, che governavano una parte del territorio di allearono con il conte di Tolosa, i La Popie e i Gourdon, che ne controllavano la restante parte, si misero invece con Simon de Montfort.

Durante la “Guerra dei Cent’Anni”, Hugues IV de Cardaillac divenne uno stimato tecnico d’artiglieria.

Nel 1471, Luigi XI di Francia, fece demolire il castello di Raymond de Cardaillac, che aveva preso partito contro di lui sostenendo il duca di Berry. Ma il maniero venne ricostruito durante il regno di Carlo VIII, che favorì generosamente Raymond e lo risarcì dei pregiudizi causati dal suo predecessore.

Nuove distruzioni saranno causate dalle successive Guerre di Religione, Enrico di Navarra (futuro Enrico IV di Francia) fece distruggere nuovamente il castello.

Lo stemma in uso si blasona: “D’azur au château de trois tours d’or celle du milieu plus haute et ajourée de sable, brochant sur le tiers supérieur d’un besant d’or”  (D’azzurro, al castello di tre torri d’oro, quella centrale più alta e aperta di nero, attraversante sul terzo superiore di un bisante d’oro).

Di questo stemma, che rappresenta il villaggio fortificato e il “terzo” della signoria di Quercy al quale apparteneva, se ne conoscono almeno altre due varianti:

Variante 1: “De gueules au château de trois tours d’or, ouvert du champ et maçonné de sable, brochant d’un besant ovale couché (posé en pal) d’or” (Di rosso, al castello di tre torri d’oro, aperto del campo e murato di nero, attraversante un bisante ovale d’oro posto in palo).

Variante 2: “De gueules au château de trois tours d’argent, maçonné de sable et accosté de deux peupliers au naturel” (Di rosso al castello di tre torri d’argento, murato di nero e accostato da due pioppi al naturale).

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Katia Violi Michelet per la segnalazione

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro, al castello di tre torri d’oro, quella centrale più alta e aperta di nero, attraversante sul terzo superiore di un bisante d’oro”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
bisante, castello, torre
Attributi araldici:
aperto, attraversante, centrale, più alto, terzo superiore

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune