Piteglio


Zona Municipale

Piteglio

San Marcello Piteglio

Storia e informazioni sullo stemma

Dal 1 gennaio 2017 è confluito con il Comune di Sam Marcello Pistoiese nel Comune di San Marcello Piteglio.

L’antico Pitellium, dal nome di un fondo agricolo di tale Petilius (o Petelius) di epoca tardo- imperiale, che la tradizione identifica con un console romano morto guerreggiando e sepolto nella rocca, ha dato origine a Piteglio, che ha un proprio stemma che si blasona: “D’argento, alla torre fondata sulla campagna di verde, addestrata e sostenuta da un cervo, saliente, d’oro”.

La figurazione fa riferimento ad una leggenda locale, secondo la quale presso Piteglio esisteva un’antica torre di avvistamento di origine romana, che serviva per il controllo delle popolazioni dei centri circonvicini, con i quali era perennemente in lotta: Popiglio, Limano e Vico. Una sera questi, coalizzati, attraversarono il confine rappresentato dal torrente Lima per assalire Piteglio. Un possente cervo, svegliato dal rumore degli armati, si infuriò e si lanciò contro gli assalitori, sbaragliandoli. Nello scontro l’animale rimase ferito e tornò verso Piteglio, arrivato presso la torre si alzò in piedi e bussò con gli zoccoli al portone “… le sentinelle, nel sentire quel rumore, andarono ad aprire e fu loro stupore e maraviglia vedersi davanti un cervio quasi morto dalle ferite. Lo fecero entrare e sdraiare per terra, a questo punto si accorsero che sulle sue enormi corna c’erano attaccati dei brandelli di stoffa che subito riconobbero esser delle vesti dei loro nemici. Fu in quel momento, rendendosi conto del pericolo che stava per arrivare, che dettero l’allarme, scongiurando così il pericolo che gli abitanti fossero sopraffatti nel sonno. I piteglini, dopo aver avuto la meglio sui nemici, per molti giorni curarono il cervio, dandogli da mangiare e da bere e, quando le sue ferite si furono rimarginate, lo rimandarono libero nelle selvi. Fu per questo fatto, che gli abitanti di Piteglio rimasero per sempre riconoscenti a quel cervio che salvò le loro vite, tanto da ricordare la storia e mettere la sua immagine nello stemma della comunità.”

Dato che il cervo era spesso associato a Diana (Artemide), alcuni vorrebbero che la figura sia un vago richiamo a tempi remoti dove nella zona esisteva un centro di culto dedicato alla dea cacciatrice o, in alternativa, ad una qualche divinità consimile celtica.

Nota di Massimo Ghirardi

Disegnato da: Michele Turchi

BLASONATURA

“D’argento, alla torre fondata sulla campagna di verde, addestrata e sostenuta da un cervo, saliente, d’oro”

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
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Disegnato da: Michele Turchi

BLASONATURA

“Drappo di bianco…”

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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
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  • istituzione nuovo comune