Drezzo
Drezzo aveva un suo stemma, che ricordava il suo castello (oggi scomparso), elaborato dallo Studio Araldico di Genova, che si blasonava: “di rosso al castello triturrito d’oro, murato di nero, ciascuna torre chiusa e finestrata dello stesso e merlata di tre alla guelfa, fondato su di una collina erbosa di verde, accompagnato in capo da una spiga di frumento d’argento, da un fuso d’oro, da una pannocchia di mais fogliata di due d’argento, ordinate in fascia”.
Il gonfalone, regolarmente concesso con DPR del 27 giugno 1983, si presentava come un “… drappo troncato di giallo e di rosso” caricato dello stemma comunale.
Drezzo è un centro di antichissima origine, reperti preistorici testimoniano della sua antichità.
Nella guerra decennale fra Como e Milano (tra il 1118 e il 1127) Drezzo si schierò dalla parte dei milanesi; il borgo si presentava “difeso da torri alte e gemelle, là sul fronte … e difeso da rupi e fossati, aspro è il paese, da tutte le parti è ben protetto”. Ma fu comunque attaccato dai comaschi che saccheggiarono distrussero il castello.
Nel XVI secolo il paese appariva come un centro agricolo formato da quattro cascine, Cassina al Monte (detta anche Cassina Rodiani e Ronco di Sopra), Madonna, Chiesa di Sopra, Prevella, Rocca di Sotto; ed era feudo dei nobili Raimondi.
Durante la dominazione Napoleonica fu approvata la soppressione tra i comuni di Parè, Drezzo e Montano, che furono aggregati a Gironico. I quattro comuni restarono uniti sino al 1816, quando Drezzo, come Parè e Montano, riacquistarono la loro autonomia.
Nel 1928, durante il fascismo, Drezzo fu unito a Parè e Cavallasca, formando così un unico comune, al quale venne dato il nome di Lieto Colle.
Dopo la seconda guerra mondiale, nel 1956, il comune di Lieto Colle venne diviso nei tre comuni che lo formavano e Drezzo riacquistò così la sua autonomia.
Stemma Ridisegnato
Fonte: Dipartimento di Araldica Pubblica
Disegnato da: Massimo Ghirardi
Stemma Ufficiale
Logo
Altre immagini
Versione di Carletto Genovese.
Disegnato da: Carletto Genovese
Versione di Carletto Genovese.
Profilo araldico
“Di rosso al castello triturrito d’oro, murato di nero, ciascuna torre chiusa e finestrata dello stesso e merlata di tre alla guelfa, fondato su di una collina erbosa di verde, accompagnato in capo da una spiga di frumento d’argento, da un fuso d’oro, da una pannocchia di mais fogliata di due d’argento, ordinate in fascia”.
rosso
Oggetti dello stemma:
castello, collina, fuso, pannocchia di mais, spiga di frumento, torre
Attributi araldici:
accompagnato in capo, chiuso, erboso, finestrato, fogliato, fondato, merlato alla guelfa, murato, ordinato in fascia, triturato
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune