Busana


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Busana

Ventasso
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Busana

In un documento del 1070 tra i possedimenti che il vescovo-conte di Reggio è costretto a riconoscere a Bonifacio marchese di Toscana (padre della celebre Matilde di Canossa) compare un “Capella de BUSIANA” dedicata a San Venanzio, soggetta alla Pieve di Campiliola di Bismantova; come l’altra cappella di Cervarezza (oggi Cervarezza Terme) pure compresa nella contea di Busiana, creata (forse) dall’avo di Matilde: Tedaldo.

La località è forse erede dell’antica PUSIANA, insediamento Romano fondato dopo la conquista dell’Ager Frinianus intorno al I secolo a. C. strappato al dominio del Liguri.

PUSIANA, poi BUSIANA, forse da un precedente BUSIANUS, indicherebbe la “terra di Busio” un oscuro personaggio della tribù dei Busii, parte di un gruppo etnico che ha originato anche il cognome Bucci.

Il paese, oggi sede del comune di Ventasso, si trova nell’alta Valle dei fiume Secchia, presso il Passo di Pradarena, e ha sempre rappresentato un importante caposaldo per il controllo del territorio. I Canossa vi fecero costruire infatti un piccolo castello, sullo sperone roccioso a meridione del paese. Alla morte della contessa Matilde il territorio fu ceduto, come da volontà della defunta, al papa.

Nel 1200 finì sotto il dominio dei Dallo o Dalli (originari dell’omonima località garfagnina), già detentori di possedimenti in Val Secchia e Val d’Ozzola, che nel 1444 si riconobbero la signori del marchese di Ferrara Leonello d’Este. Riuscirono a mantenere il feudo fino al 1796 quando venne formata la “Adunata dei Reggenti” di Busana, una forma di gestione di tipo comunale.

Nel corso del XV secolo intanto il feudo di Busana venne eretto in Marchesato e arrivò comprendere anche il territorio di TALADA, già soggetto al monastero di San Prospero di Reggio Emilia, ma non l’attuale frazione di NISMOZZA, allora aggregata a Collagna.

Nel 1815 il territorio venne unito a Castelnovo ne’Monti dall’Amministrazione del governo Napoleonico d’Italia; riacquistò l’indipendenza durante la Restaurazione Estense nel 1845 e ebbe giurisdizione anche su Collagna e la parte alta del Comune di Ramiseto; nel 1857 venne costruito l’attuale palazzo del Comune.

Il vecchio stemma del Comune allude alla posizione montuosa (con il faggio è un’essenza che cresce normalmente ad alta quota) e ai due principali rilievi del territorio, il monte Ventasso (1726,5 m) e il monte Dente. È stato concesso dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro con Decreto del 2 settembre 1998 dove si blasona: “D’argento, al faggio di verde, fustato al naturale, nodrito sul monte alludente al monte Ventasso; esso monte attraversato a sinistra da altro monte, più basso, alludente al monte Dente, entrambi di verde, uscenti dai fianchi e fondati in punta” .

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’argento, al faggio di verde, fustato al naturale, nodrito sul monte alludente al monte Ventasso; esso monte attraversato a sinistra da altro monte, più basso, alludente al monte Dente, entrambi di verde, uscenti dai fianchi e fondati in punta” .

Colori dello scudo:
argento
Oggetti dello stemma:
albero, colle, faggio, monte
Attributi araldici:
al naturale, alludente, attraversato, fondato, fustato, nodrito, uscente

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di bianco…”

Colori del gonfalone: bianco

LEGENDA

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