Repubblica Ceca


Česká republika

Repubblica Ceca

Informazioni

Lo stemma della Repubblica Ceca (Česká Republika)

Lo stemma della Repubblica Ceca (Státní znak České republiky) rappresenta le tre regioni storiche che compongono la nazione, è stato adottato nel 1990. La loro forma attuale e le modalità d’uso sono stabilite nella legge costituzionale n. 3/1993 Coll. adottato il 17 dicembre 1992 come simboli dello stato della Repubblica Ceca .

Il “grande emblema” nazionale (o “armi grandi”) consta di uno scudo “francese” inquartato: nel primo e nel quarto è raffigurato il leone bicaudato d’argento dello stemma del Regno di Boemia, nel secondo quarto è stato posto quello con l’aquila scaccata rossa e argento della Moravia, nel terzo l’aquila nera della Slesia (una piccola parte sud-orientale della Slesia storica (detta appunto “Slesia Ceca”) fa parte attualmente della Repubblica Ceca).

Si blasona in italiano: “Inquartato; nel primo e nel quarto di rosso, al leone rampante d’argento con la coda biforcata e incrociata, unghiato, linguato e coronato d’oro (Boemia); nel secondo d’azzurro, all’aquila spiegata scaccata d’argento e di rosso, armata, linguata e coronata d’oro (Moravia); nel terzo d’oro, all’aquila spiegata di nero, rostrata, membrata e coronata del campo, armata e linguata di rosso, caricata in petto di un crescente montante d’argento, trifogliato alle estremità e cimato da una crocetta (Slesia)”.

In ceco: “Velký státní znak tvoří čtvrcený štít, v jehož prvním a čtvrtém červeném poli je stříbrný dvouocasý lev ve skoku se zlatou korunou a zlatou zbrojí. Ve druhém modrém poli je stříbrno-červeně šachovaná orlice se zlatou korunou a zlatou zbrojí. Ve třetím zlatém poli je černá orlice se stříbrným půlměsícem zakončeným jetelovými trojlístky a uprostřed s křížkem, se zlatou korunou a červenou zbrojí.”

Rappresenta l’unione di tutti gli stati storici dello stato e la sua composizione si deve al disegnatore e araldista Jiří Louda (1920-2015, membro della Académie Internationale d’Heraldique, della Araldica Society e della Société Française d’Héraldique et de Sigillographie). Il Grande Emblema di Stato funge da rappresentazione esterna dello Stato e designazione di edifici in cui si trovano gli organi dell’amministrazione statale, gli uffici statali.

Purtroppo dal 2006 è andato perduto il documento con il bozzetto originale.

Il “Piccolo Emblema” (o “Armi Piccole”) è costituito dalle sole armi di Boemia. Si blasona: “di rosso, al leone al leone rampante d’argento con la coda biforcata e incrociata, unghiato, linguato e coronato d’oro” (“Malý státní znak tvoří červený štít, v němž je stříbrný dvouocasý lev ve skoku se zlatou korunou a zlatou zbrojí”).

Rappresentava la Repubblica Ceca all’interno della Repubblica Federativa Ceca e Slovacca (CSFR) . Oggi è usato in luoghi dove vengono prese le decisioni del governo. Ad esempio, su francobolli e sigilli dell’amministrazione statale e autorità di autogoverno o su cartelli che segnano luoghi memorabili. Un “piccolo emblema nazionale” viene anche usato per designare le sedi dei corpi a cui è stato affidato l’esercizio dell’autorità statale come i tribunali, gli uffici sanitari…

La Boemia (Čechy in ceco, Böhmen in tedesco) occupa la parte centrale e occidentale del Paese e ha come capoluogo Praga (Praha), il toponimo significherebbe “Terra della tribù dei Boi”.

Lo stemma con il “leone bicaudato” (Dvouocasý lev) ha sostituito nel XII secolo l’aquila fiammeggiante di San Venceslao1 , la seconda coda è stata aggiunta, secondo la tradizione, come ricompensa per l’assistenza offerta all’imperatore dal re Otakar I Premysl nella battaglia contro i Sassoni.

Di fatto il simbolo è usato sui documenti  partire da Otakar II Premysl in sostituzione dell’aquila di San Venceslao, tradizionale simbolo dei duchi Přemyslidi di Boemia adottato, forse per indicare il loro legame con il Sacro Romano Impero, dal re Venceslao I (sul trono dal 921 al 935) evangelizzatore della Boemia, anche se i manufatti più antichi su cui appare il simbolo sono successivi: alcune monete fatte coniare dal duca Federico tra 1179 e il 1181, e il sigillo principesco di re Ottocaro I, risalente al 1192.

Con l’ascesa al trono della dinastia dei Přemyslidi nel 1198 l’aquila divenne il simbolo di tutto il Regno; nel tardo XII secolo, quando ottennero il rango di Principi Elettori, all’aquila dello stemma vennero aggiunte le fiamme, il cui significato non è sicuro: secondo la “cronaca di Dalimil” esse simboleggiavano il diritto che i Přemyslidi avevano acquisito di annunciare il loro arrivo all’elezione imperiale accendendo dei fuochi nelle terre circostanti. Un’ipotesi alternativa sostiene che le lingue di fuoco richiamerebbero i fuochi accesi da parte dalle truppe imperiali per accogliere gli alleati boemi, oppure i fuochi di segnalazione che le armate boeme erano obbligate ad accendere ai margini dei loro accampamenti quando sostavano entro il territorio imperiale (a causa della loro nota spietatezza nei confronti dei civili).

A partire dal 1213 i Přemyslidi affiancarono all’aquila un secondo simbolo, il leone a due code: l’aquila venne prima confinata allo stemma della regione della Boemia (mentre il leone campeggiava su quello del regno di Boemia, che comprendeva anche altri territori), poi al solo stemma dei Přemyslidi, e quindi sostituita completamente entro alla fine del Medioevo.

Secoli dopo, l’aquila rimpiazzò nuovamente il leone a due code (simbolo della liberale Prima Repubblica) in seguito all’annessione dei Sudeti da parte della Germania nazista.

La Moravia (in ceco: Morava, in tedesco: Mähren) è la parte orientale Repubblica. La sua capitale storica è Brno. Prende il nome dal fiume Morava (ted.: March) che la attraversa.

Lo stemma storico della Moravia era un aquila scaccata  argento e rosso in campo azzurro, adottata dai margravi della regione, della famiglia dei Přemysl. Durante il lungo dominio asburgico i colori degli scacchi vennero mutati in oro e rosso (argento e rosso, colori dell’emblema boemo, erano ritenuti troppo cechi), coppia cromatica che rimane nella bandiera regionale.

La Slesia (Silesia in latino) appartiene oggi per la maggior parte alla Polonia (Śląsk) e in due particelle alla Repubblica Ceca (Slezsko , con capoluogo Cieszyn) e alla Germania (Schlesien).

Il tradizionale simbolo dell’antico Ducato (poi della Provincia) di Slesia è l’aquila nera in campo d’oro, che porta in petto un segno distintivo formato da una mezzaluna d’argento desinente in gambo di trifoglio (“Kleestengel”) e cimata da una crocetta patente, riprendendo il modello risalente a Bolesław I (1127-1201), il cui padre Władysław II aveva dato origine alla linea Silesiana dei Piast. Dopo di che, anche gli altri duchi della Slesia presero questo stemma. La forma attuale risale alla versione istituita nel 1864 per la Provincia prussiana di Slesia.

(1): dal quale deriva lo stemma della provincia di Trento.

Note di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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“Inquartato; nel primo e nel quarto di rosso, al leone rampante d’argento con la coda biforcata e incrociata, unghiato, linguato e coronato d’oro (Boemia); nel secondo d’azzurro, all’aquila spiegata scaccata d’argento e di rosso, armata, linguata e coronata d’oro (Moravia); nel terzo d’oro, all’aquila spiegata di nero, rostrata, membrata e coronata del campo, armata e linguata di rosso, caricata in petto di un crescente montante d’argento, trifogliato alle estremità e cimato da una crocetta (Slesia)”.

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“Drappo partito di bianco e di rosso al triangolo di azzurro al pennone…”

bandiera ridisegnata

Disegnato da: Bruno Fracasso

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