Fascio Consolare (o Littorio)

è un’insegna di origine etrusca costituito da un mazzo di verghe e da una scure, tenute insieme per mezzo di corregge è il simbolo del potere coercitivo della legge, quindi dell’autorità dello Stato. Era portato da Littori, ufficiali di scorta al servizio degli alti magistrati Romani che, con il loro ufficio comminavano pene corporali e capitali. Mussolini lo rese obbligatorio negli stemmi civici nel “capo del Littorio” ma, alla sua caduta, la norma che lo imponeva fu cancellata e la figura abrasa dagli stemmi (alcuni Comuni però si limitarono ad eliminare il fascio, mantenendo il serto vegetale).

Falce

si dice manicata di… se ha l’impugnatura (manico) di colore diverso.

Fascio Littorio

vedi Fascio Consolare

Falcetto (e Falciola)

piccola falce.

Fata Malefica

figura femminile, ma con ali di pipistrello, corpo di rettile e coda desinente in dardo. Cfr. Arpia, Melusina, Sirena.

Falciato

con i denti piegati in guisa di falce

Falcone (e Falco)

uccello che si può rappresentare rapace, afferrante, imbeccato, incappucciato, legato, membrato, perticato (se posato su un ramo o sul bastone del posatoio), posato, sonagliato, sorante, tenuto (se sorretto da una mano), unghiato, volante.

False

denominazione desueta quelle armi irregolari formate in opposizione alle leggi araldiche che hanno metallo su metallo o colore su colore vedi anche Per Inchiesta, Cucite.

Farnese

arma propria della dinastia Ducale di Parma e Piacenza, “d’oro ai 6 gigli d’azzurro disposti 3,2,1”. Si pensa che i gigli in origine fossero foglie di farnia (vedi Quercia) in funzione parlante con l’ agnome della famiglia, originaria di Farnese presso il Lago di Bolsena.

Farnia

vedi Quercia.

Fascia Civica (più propriamente Sciarpa o Fusciacca e impropriamente Stola)

lunga sciarpa indossata sulla spalla destra (e annodata sul fianco sinistro) dal Sindaco e dal Presidente della Provincia, nonché dai loro delegati nelle cerimonie ufficiali. Il sindaco la porta interzata con i colori della Repubblica, il Presidente della Provincia completamente azzurra, entrambe sono caricate nella parte terminale con il rispettivo stemma e con l’emblema della Repubblica Italiana. I Sindaci, fino a oltre la seconda metà del 1900, la indossavano in guisa di cintura, proprio nel senso della fascia araldica da cui il nome attuale. In Alto Adige/Südtirol ogni sindaco indossa la “fascia” tricolore del suo ufficio come prima magistratura del Comune italiano, nonché la collana preziosa con le insegne civiche propria del Burgermeister sud-tirolese.

Fascia Dentata

fascia dentata sui entrambi i lati, superiore o inferiore. Se dentata solo superiormente è una fascia dentata superiormente, se dentata solo inferiormente è una foglia di sega (vedi).

Fascia Merlata

fascia munita di merli sul lato superiore, se merlata sul margine inferiore è contromerlata; se merlata su entrambi i lati è doppiomerlata, se i merli però sono alternati è controdoppiomerlata.

Fascia Tricolore

vedi Sciarpa.

Fascia

1) pezza onorevole di primo ordine, posta orizzontalmente nello scudo e che ne occupa pressoché la terza parte. Può essere caricata, alzata, abbassata, accompagnata, scaccata, ondata, merlata, contromerlata, sostenente, attraversata, centrata, attraversante, troncata, partita. 2) denominazione corrente della sciarpa usata come insegna di rango composta da una larga e lunga striscia di raso o seta con colori convenzionali che i comandanti militari, i cavalieri, gli ambasciatori (con i colori del proprio Paese) e altri ufficiali indossano diagonalmente, dalla spalla destra al fianco sinistro.