Most Reverend and Right Honourable Archbishop

Justin Welby


Most Reverend and Right Honourable Archbishop

Justin Welby

Le armi del 105° arcivescovo di Canterbury, the Most Reverend and Right Honourable Justin Welby, Primate di Tutta l’Inghilterra1 (dal febbraio 2013) sono formate da due campi uniti in uno scudo partito.

 

Nel primo, in posizione di precedenza d’onore, sono riportate le armi dell’arcidiocesi di Canterbury: un pallio accollato a una croce episcopale. È abbastanza curioso che, nel tempo, sia rimasto il pallio, simbolo della dignità metropolitana ma anche della comunione con la Santa Sede di Roma (veniva infatti conferito dal papa stesso agli arcivescovi designati) e che gli arcivescovi anglicani, per ovvie ragioni, non usano più.

 

Lo stesso simbolo è utilizzato dagli arcivescovi (cattolici) di Westminster, eredi (per parte cattolica) dell’ufficio degli arcivescovi dell’antica Canturiacorum, ma senza la croce episcopale e con il campo rosso.

 

Inizialmente, però, la cosa era un po’ diversa dato che, dalla Riforma in poi, la Chiesa cattolica in Inghilterra non è tutt’ora riconosciuta come entità giuridica e il College of Arms, l’autorità competente inglese, non concederà armi ai prelati cattolici. Così il cardinale Herbert Alfred Henry Vaughan (1832–1903) fu costretto nel 1904 a chiedere direttamente alla Santa Sede un decreto di concessione che recita:

 

“… AIl’eminentissimo e reverendissimo monsignor Cardinale Herbert Vaughan, Arcivescovo di Westminster in Inghilterra, che ha fatto una richiesta a questa Sacra Congregazione per la Propagazione della Fede di concedere alla celebre Arcidiocesi di Westminster come proprie armi quelle che i vecchi Arcivescovi cattolici di Canterbury usavano, con il colore del campo cambiato da blu a rosso in memoria dei martiri che adornavano quella chiesa con il loro sangue più nobile. Sua Santità si degna gentilmente di assentire, permettendo all’Arcidiocesi di Westminster in Inghilterra di avere come proprie Armi il Sacro Pallio appeso agli angoli superiori dello scudo su entrambi i lati, con la croce arcivescovile d’oro in palo, su un campo rosso; e allo stesso modo consentire alla rinomata ed eminente autorità arcivescovile di portare le suddette armi in combinazione con il proprio scudo familiare, insieme al motto Amare et Servire (Amare e servire) ordinò quindi di completare il presente decreto. 

Dato a Roma, presso la Casa della Sacra Congregazione per la Propagazione della Fede il 30esimo giorno di giugno 1894”.

 

Fu con le armi del cardinale Cormac Murphy-O’Connor che si cominciò a usare il solo pallio, senza croce dietro, ponendo la sola croce arcivescovile dietro lo scudo, come per tutti gli altri prelati cattolici romani.

 

Nel campo a fianco sono riportate le armi personali dell’arcivescovo.

 

Nella tradizione anglicana, le Diocesi sono rappresentate dallo scudo proprio (se esistente) sormontato da una mitra preziosa, tradizione seguita anche dalle Diocesi cattoliche anglosassoni (raramente dalle altre).

 

Le sedi arcivescovili metropolitane (corrispondenti alla provincia ecclesiastica di Canterbury, primaziale, e quella di York, seconda nella gerarchia anglicana) e delle altre Grandi Sedi (Londra, Durham e Winchester) accollano talvolta lo scudo a due pastorali incrociati, ma non è formalmente codificato questo uso (per Canterbury, la sede primaziale, non si usano abitualmente).

 

Come detentore di una delle “cinque grandi sedi” (insieme con quelle storiche di York, Londra, Durham e Winchester), l’arcivescovo di Canterbury è ex officio uno dei Lords Spiritual della Camera dei Lords. Egli è uno degli uomini di più alto rango in Inghilterra, collocandosi direttamente sotto la famiglia reale.

 

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

 

 

 

  • L’arcivescovo di York è anch’egli “primate” ma solo “d’Inghilterra”.

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Disegnato da: Massimo Ghirardi

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