Capitolo dei Canonici della Cattedrale di Molfetta


Capitolo dei Canonici della Cattedrale di Molfetta

La costituzione del Capitolo dei Canonici della Cattedrale di Molfetta risale probabilmente all’istituzione della Diocesi di Molfetta (dopo il 1025), di cui il primo vescovo è attestato nel 1071. Seguivano probabilmente la “regola” di Sant’Agostino e alcuni membri del Capitolo, fra cui l’arcidiacono, l’arciprete e i due primiceri, sono documentati in una pergamena del 1162.

Il vescovo Simon Alopa ridusse da 36 a 24 il numero dei canonici nel 1386. 

Nel 1559 fu istituito il canonico teologo; nel 1593 il canonico sagrista e il canonico penitenziere, che furono considerati quinta e sesta dignità; nel 1663 il canonico curato.

Si conservano gli Statuti approvati dai vescovi Giacinto Petronio (1646), Celestino Orlandi (1772) e Achille Salvucci (1937); nel 1990 monsignor Antonio Bello approvò i nuovi statuti del capitolo della cattedrale della diocesi pienamente unificata di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi (1986).

Fra le varie personalità che hanno fatto parte del Capitolo, vanno ricordati Angelo de Lacertis, divenuto vescovo di Molfetta nel 1484, il quale ottenne da Innocenzo VIII, suo predecessore sulla cattedra molfettese, il privilegio dell’immediata soggezione della diocesi alla Sede Apostolica.

Fino al 1596 lo stemma capitolare presentava l’immagine della Beata Vergine Maria Assunta in cielo con la legenda CANONICORUM MELPHICTENSIUM.

Nel secolo successivo a ricordo del privilegio dell’immediata soggezione della Diocesi alla Sede Apostolica concesso da papa Innocenzo VIII al vescovo successore Angelo de Lacertis, sulla cattedra, dal 1484 lo stemma del Capitolo fu mutato e assunse le forme conservatesi fino ad oggi. Si blasona: “d’azzurro bordato di oro, al cavallo d’argento, inalberato. Timbrato dal cappello vescovile di verde; il cartiglio reca il motto: LIBERTAS”

Il motto e il galero verde indicano il privilegio della immediata soggezione della Diocesi (e del Capitolo) alla Santa Sede.

Oggi la Diocesi è compresa in quella unita di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi (Dioecesis Melphictensis-Rubensis-Iuvenacensis-Terlitiensis) suffraganea dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto.

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro bordato di oro, al cavallo d’argento, inalberato. Timbrato dal cappello vescovile di verde; il cartiglio reca il motto: LIBERTAS”
Colori dello scudo:
azzurro, oro
Partizioni:
bordato
Oggetti dello stemma:
cavallo
Attributi araldici:
inalberato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune