Lot


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Storia del Dipartimento e dello Stemma
Il Lot è un dipartimento della regione del Midi-Pyrénées che deriva il suo nome da quello del fiume Lot e che ha come capoluogo Cahors, piccola città di circa 20000 abitanti già capoluogo del Quercy.

Il Lot (in occitano Òlt o Òut) è un fiume che nasce dal Massiccio Centrale e diviene affluente della Garonna. Il suo toponimo deriva dall’antica lingua gallica, (eau e òlt hanno la stessa radice).

Il suo territorio è formato in gran parte del Quercy, in occitano Carcin, che aveva come capoluogo Cahors, che, a sua volta, deriva da Cadurques, Divona Cadurcorum di epoca romana, cioè città dei Cadurci, la popolazione che vi abitava.

Fu a lungo sotto la sovranità dei conti di Tolosa, ma la coesione territoriale viene mantenuta attraverso l’appartenenza al vescovado di Cahors.

La prima riunione degli “Stati del Quercy” fu voluta da Simone di Montfort nel 1214, su domanda di Filippo Augusto, al fine di ricevere le imposte e la sottomissione dei passanti di Capdenac.

In seguito alla crociata contro gli albigesi, sostenuti dal conte di Tolosa, il re Luigi IX di Francia nel 1228 lo confisca. Divenne quindi territorio conteso tra Francia e Inghilterra passando di mano più volte. Nel 1360 viene colpito dalla peste. Venne quindi resa alla Francia nel 1380 e divenne filo francese fino ad aiutare il re nella riconquista della parte nord del territorio francese.

Nelle guerre di religione scelse la parte cattolica dando origine a violenti scontri con devastazioni.

 

Durante la Rivoluzione francese, nel 1790, in applicazione della legge del 22 dicembre 1789, viene costituito facendo coincidere il confine dipartimentale con quello dell’antica provincia del Quercy. Con la creazione del Tarn-et-Garonne, nel 1808 sotto l’impero di Napoleone primo, perde circa un quarto del suo territorio, quello facente capo alla città di Montauban e comprendente il territorio del Quercy bianco o Basso Quercy.

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Lo stemma del dipartimento riprende quello dell’antica provincia del Quercy che viene a sua volta ripreso nello stemma della città di Cahors. Unica differenza tra lo stemma della città e quello dipartimentale è l’ondatura che in Cahors è d’argento mentre quella in quello dipartimentale è d’azzurro. Riprende l’antico Pont Valentré della città di Cahors.

Il blasone è il seguente: « De gueules au pont de six arches d’argent, maçonné de sable, posé sur des ondes d’azur mouvant de la pointe, sommé de cinq tourelles aussi d’argent, maçonnées de sable, ouvertes du champ, surmontées de cinq fleurs de lys d’or. » (Di rosso al ponte di sei archi d’argento, murato di nero, posto su delle onde d’azzurro muoventi dalla punta, caricato da cinque torricelle pure d’argento, mattonate di nero, aperte del campo, sormontato da cinque gigli d’oro).

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Il primo logo del dipartimento del Lot e del Conseil Général era formato da un quadrato, forma approssimativa del dipartimento, diviso in tre parti: due trapezi rettangoli rovesciati uno di verde e l’altro di azzurro e un triangolo rettangolo d’oro a simboleggiare i vari elementi che caratterizzano il territorio.
Su due righe in caratteri maiuscoli di nero il nome del dipartimento e dell’ente separati da una linea d’oro. La scritta è in un carattere corsivo tondeggiante, di bianco e termina con una rappresentazione simbolica di un fiume ondato e di un monte.

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Il nuovo logo è stato disegnato dall’agenzia Bande à Part. È stato ispirato prima di tutto dalla leggibilità e dalla semplicità, ma accoglie anche un gioco di parole per cui la scritta risulta palindroma, cioè indifferentemente leggibile da destra a sinistra e da sinistra a destra invertendo il sopra e il sotto. Il logo entra a pieno titolo nella linea degli ambigrammi, cioè quelle parole che possono essere lette in più modi con una rotazione.

 

Nota di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di rosso al ponte di sei archi d’argento, murato di nero, posto su delle onde d’azzurro muoventi dalla punta, caricato da cinque torricelle pure d’argento, mattonate di nero, aperte del campo, sormontato da cinque gigli d’oro”.

Colori dello scudo:
rosso

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
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  • motto
  • istituzione nuovo comune