Comune di Wiltz – (L)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Wiltz (Wolz, in lussemburghese) è un comune del distretto di Diekirch, nel Lussemburgo nord-occidentale, sulla sponda del fiume con lo stesso nome, che ebbe notorietà per essere stato uno dei campi di battaglia durante la Seconda Guerra Mondale, nell’offensiva delle Ardenne.

 

Molto probabilmente abitato in epoca celtica, il toponimo deriva da una parola di quella popolazione che significa “presso il ruscello”, era un centro importante lungo la via che conduceva da Tongeren a Treviri.

 

Documentato dal 764, nel XIII secolo ottiene la “Lettere di Franchigia” da parte del signore feudale, rinnovate da Godart de Wiltz il 22 ottobre 1437, la cui famiglia fu una delle più ricche e influenti del territorio e nel 156 ottennero il titolo di baroni, dalle diverse branche discendono anche i Beaufort e i Meysembourg.

 

Per successione pervenne ai De Custine, dei quali Théodore de Paule de Custine, conte di Wiltz, lo dovette abbandonare nel 1793 all’arrivo delle armate rivoluzionarie francesi (morirà esule il 26 ottobre 1799 a Bamberg).

 

Le imposizioni del nuovo regime esasperarono la popolazione, che si ribellò nel 1798 con la rivolta del “Klëppelkrich” ma gli anni successivi le condizioni non migliorarono.

 

Nel 1942 lo sciopero generale del Lussemburgo, che si espanse in tutta la nazione, rimasto nella memoria dei lussemburghesi come uno dei momenti più intensi della storia nazionale, iniziò proprio a Wiltz. Gli abitanti però, pagarono le conseguenze di questi eventi, per cui dopo la guerra Wilts venne chiamata la “Ville Martyre” (Città Martire). Per ricordare le vittime della repressione dopo lo sciopero generale del 1942, venne eretto un monumento che rappresenta un faro.

 

Le due guerre mondiali ebbero pesanti ripercussioni sul territorio, i cui effetti sono percepibili anche ai giorni nostri. Con la tristemente nota battaglia delle Ardenne la popolazione venne ridotta drasticamente e le abitazioni distrutte per la quasi totalità.

 

Del suo illustre passato rimane il castello dei conti d Wiltz, completato nel 1727, che ospita il museo cittadino e diverse istituzioni culturali e che contribuisce a farne una località turisticamente interessante.

 

Con decreto granducale del 1951 venne concesso lo stemma alla città, che riprende quello precedente concesso dall’araldo d’arme dei Paesi Bassi, lo Hooge Raad van Adel, nel 1823 che venne richiesto dal Consiglio Comunale nel 1817.

L’arnia simboleggi l’industria, il caduceo e l’ancora la concordia e il commercio, nonché la speranza dell’avvenire. Il leone sul campo fasciato, in posizione d’onore, indica l’appartenenza al Granducato.

 

Nel decreto del 1951, che accoglie la proposta dell’allora presidente della Societé Héraldique Luxembourgeoise, Louis Wirion, è riportato il blasone:

 

 «Ecartelé: au Ier burelé d’argent et d’azur de dix pièces à un lion rampant de gueules couronné, lampassé et armé d’or; au IIème de gueules à un caducée d’argent, posé en bande; au IIIème de gueules à une ancre d’argent posée en bande; au IVème d’azur à une ruche d’or et des abeilles volantes du même. L’écu sommé d’une couronne de huit fleurons, dont cinq seulement visibles.» (Inquartato: al primo burellato d’argento e d’azzurro di dieci pezzi al leone rampante di rosso coronato, lampassato e armato d’oro; al secondo di rosso al caduceo d’argento, posto in banda; al terzo di rosso all’ancora d’argento posta in banda; al quarto d’azzurro ad un’arnia d’oro e a delle api volati dello stesso. Lo scudo timbrato dalla corona di otto fioroni, dei quali cinque solamente visibili”.

 

Dal 2010 la città ha adottato anche un logo di tipo commerciale, che simboleggia una città moderna, sfaccettata e multiculturale, il colore verde richiama il territorio nel cuore delle Ardenne lussemburghesi, regione della quale è considerata la capitale.

 

La città è gemellata con il comune portoghese di Celorico de Basto (Distretto di Braga) dal 2005; con quello di Zavidovici dal 2008, città della Bosnia-Erzegovina dalla quale proviene la maggioranza dei 400 immigrati bosniaci residenti a Wiltz; con la città belga di Bastogne dal 2006. 

 

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Inquartato: al primo burellato d’argento e d’azzurro di dieci pezzi al leone rampante di rosso coronato, lampassato e armato d’oro; al secondo di rosso al caduceo d’argento, posto in banda; al terzo di rosso all’ancora d’argento posta in banda; al quarto d’azzurro ad un’arnia d’oro e a delle api volanti dello stesso. Lo scudo timbrato dalla corona di otto fioroni, dei quali cinque solamente visibili”.

Colori dello scudo:
argento, azzurro, rosso
Partizioni:
inquartato
Oggetti dello stemma:
ancora, ape, arnia, caduceo, leone, pezzo
Pezze onorevoli dello scudo:
burellato
Attributi araldici:
armato, coronato, lampassato, posto in banda, rampante, volante

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
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  • sigillo
  • città
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  • istituzione nuovo comune