Città di Villorba – (TV)

Informazioni

  • Codice Catastale: M048
  • Codice Istat: 26091
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 18044
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 30.59
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Villorba dovrebbe derivare dal latino Villa Urbis, in riferimento alla residenza dei Collalto, un palazzo (villa) costruito nei pressi della città di Treviso (urbs), altre fonti più autorevoli sostengono di tratti di una variante di Villaorba dove l’aggettivo latino orba o orbata significa povera.

Di rilievo la presenza in periodo romano data, probabilmente, dalla vicinanza del municipium di Treviso. Ancora in epoca medievale si aveva memoria di un’antica villa romana posta in località Casal Vecchio.

Villorba è menzionata, per la prima volta, in un documento del 982, quando il paese era parte del Sacro Romano Impero e ricompreso tra i feudi dei Collalto, conti di Treviso. La famiglia si insediò proprio a Villorba per la vicinanza con il capoluogo.

Un altro scritto del 1005 in una pergamena si descrive il territorio come ricco case coloniche, mulini, selve, e di due chiesette e un castello.

Ai Collalto successero poi i da Lancenigo, famiglia dalla quale fiorirono notai e letterati, e varie istituzioni religiose, tra cui l’abbazia di Nervesa.

La vicinanza della via Postumia portò benefici economici, ma anche frequenti saccheggi e distruzioni, in quanto arteria utilizzata da eserciti di passaggio.

Nel 1318, Cangrande della Scala, con l’intento di attaccare Treviso, devastava Villorba.

Tra il XIII e il XIV secolo, infatti, la Marca Trevigiana vide l’avvicendarsi di varie signorie: dagli Ezzelini si passò ai Caminesi, quindi agli Scaligeri e, infine, ai Carraresi.

Solo sul finire del Trecento la Repubblica di Venezia riuscì a prendere il definitivo controllo del territorio, il che assicurò una lunga stagione di stabilità e relativo benessere. È questo il periodo in cui varie famiglie patrizie, attratte dalla bellezza del luogo e dalle opportunità economiche derivanti dall’agricoltura locale, eressero anche a Villorba diverse ville.

Nel 1801, francesi e austriaci si scontrarono proprio a Villorba, continuando a passare e ad accamparsi sino al 1805, con gravi danni e sofferenze alla popolazione locale.

Sotto Napoleone, Lancenigo, Fontane e Villorba divennero sedi delle rispettive municipalità, aggregate nel 1813 a Treviso. Sotto il Regno Lombardo-Veneto, nel 1816, fu costituito l’odierno comune.

Nel 1848, durante la prima guerra d’indipendenza, il territorio villorbese fu teatro di altri scontri armati con ulteriori problemi per gli abitanti. Solo nel 1866, seguendo le sorti del Veneto, Villorba entrò a far parte del Regno d’Italia.

 

Il Comune di Villorba è stato insignito del titolo onorifico di città con DPR del 6 luglio 2010, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

 

Il 14 luglio 2008 un decreto del Presidente della Repubblica concedeva al Comune uno stemma, un gonfalone e una bandiera che il Comune poi modificherà non appena, due anni dopo, otterrà il titolo di città. Lo stemma si blasona: “Inquartato: il PRIMO, inquartato di nero e di argento; il SECONDO, di rosso, alle tre lance d’oro, alternate da due rose, dello stesso; il TERZO, di verde, alle tre fasce ondate, di azzurro, fluttuose di argento; il QUARTO, di azzurro, alle due torri d’oro, murate di nero, finestrate e chiuse dello stesso, merlate di tre alla guelfa, uscenti dai fianchi, fondate in punta, esse torri visibili per la sola metà, e unite dalla catena di nero, con effetto di catenaria. Ornamenti esteriori da Comune”.

Mentre il gonfalone è un “Drappo di giallo con la bordatura di azzurro, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma comunale con l’iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.

Mentre la bandiera comunale è così blasonata: “Drappo partito di azzurro e di giallo, caricato dallo stemma comunale con l’iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. L’asta sarà ornata dalla cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali”.

Tutti gli elementi sono stati aggiornati alla concessione del titolo di città.

 

 

 

Nota di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Reperito da: Giovanni Giovinazzo

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini




Profilo araldico


“Inquartato: il PRIMO, inquartato di nero e di argento; il SECONDO, di rosso, alle tre lance d’oro, alternate da due rose, dello stesso; il TERZO, di verde, alle tre fasce ondate, di azzurro, fluttuose di argento; il QUARTO, di azzurro, alle due torri d’oro, murate di nero, finestrate e chiuse dello stesso, merlate di tre alla guelfa, uscenti dai fianchi, fondate in punta, esse torri visibili per la sola metà, e unite dalla catena di nero, con effetto di catenaria. Ornamenti esteriori da Comune”.

Colori dello scudo:
argento, azzurro, nero, rosso, verde
Partizioni:
inquartato
Oggetti dello stemma:
catena, catenaria, lancia, rosa, torre
Pezze onorevoli dello scudo:
fascia ondata
Attributi araldici:
alternato, chiuso, finestrato, fondato in punta, fruttuoso, merlato alla guelfa, murato, unito, uscente dai fianchi, visibile per la sola metà

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Reperito da: Luigi Ferrara

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini



Profilo Araldico


“Drappo di giallo con la bordatura di azzurro, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma comunale con l’iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.

Colori del gonfalone: azzurro, giallo
Partizioni del gonfalone: bordato
Profilo Araldico

“Drappo partito di azzurro e di giallo, caricato dallo stemma comunale con l’iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. L’asta sarà ornata dalla cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali”.

bandiera ridisegnata

Disegnato da: Bruno Fracasso

bandiera Ufficiale
Altre Immagini


LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    14 Luglio 2008

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    10 Luglio 2010