Comune di Villafranca in Lunigiana – (MS)

Informazioni

  • Codice Catastale: L946
  • Codice Istat: 45016
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 4877
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 29.46
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

La località venne fondata su di un pianoro alluvionale alla confluenza del torrente Bagnone nel Magra, prese nome di VILLAFRANCA grazie alle particolari esenzioni fiscali delle quali potevano godere i nuovi abitanti.

Intorno al XIII secolo diventa uno dei più importanti feudi dei Malaspina, che avevano qui un loro castello detto “Malnido”, che nel 1221 passa (assieme a Mulazzo e a tutti i territori posti a destra del Magra) ad uno dei due rami della famiglia, detto “dello Spino Secco” (l’altro era quello “dello Spino Fiorito”), nei quali venne suddiviso il controllo dell’esteso territorio della famiglia.

Nel 1266 divenne sede residenziale e amministrativa di un Marchesato autonomo detto proprio “di Villafranca”, che comprendeva anche i castelli di Tresana, Lusuolo, Castevoli, e che nel corso della prima metà del XIV secolo si ampliò ulteriormente, fino a inglobare i castelli di Olivola e Giovagallo.
A parte brevi parentesi, nelle quali il feudo fu tolto ai Malaspina e assegnato ad altri feudatari (nel XV secolo ai Campofregoso di Genova, e successivamente agli Sforza di Milano) la signoria malaspiniana continuò fino alla conquista napoleonica, durante la quale nel 1816 venne istituito il Comune.
Dopo la caduta di Napoleone, con il Congresso di Vienna il territorio di Villafranca entrò a far parte del Ducato di Modena; dal 1848 invece venne compreso nel Ducato di Parma, al quale rimase fino all’annessione di tutta la Lunigiana al Regno di Sardegna nel 1859.

Nel 1863 adottò il determinante “IN LUNIGIANA” per distinguersi dalle (numerose) altre località omonime, a ricordo dell’antica appartenenza alla Lunigiana storica, erede dell’antico territorio soggetto al vescovo di Luni/Sarzana.

Presenta una variante dello stemma dell’antica città di LUNI, della quale era possedimento, che ha dato nome all’intera Lunigiana.

Lo stemma sembra essere adottato in antico, dato che il Comune aveva già uno stemma civico del quale è documentato il possesso durante l’appartenenza del territorio al Ducato di Parma, come risulta da un Decreto emesso il 2 gannaio 1850 da Carlo III di Borbone, Duca di Parma e Piacenza, nel quale dava “facoltà ai Comuni di Pontremoli, Villafranca e Bagnone di continuare a valersi delle antiche loro arme”, senza però precisare foggia e particolari degli stemmi.

Nel 1859 il Comune, con tutti i territori dell’ex Lunigiana Parmense, entrò a far parte della nuova Provincia di Massa e Carrara.

 

Note di Massimo Ghirardi
Si ringraziano Mariangela Colombari e Alessandro Neri per la gentile collaborazione

Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997 (prima edizione 1990).
Pagnini (Gian Piero) a cura di, GLI STEMMI DEI COMUNI TOSCANI AL 1860. Polistampa, Giunta Regionale Toscana, 1991

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo araldico


“D’azzurro, al crescente volto, d’oro, sormontato da una stella di otto raggi dello stesso”

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di rosso…”

Colori del gonfalone: rosso

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    22 Ottobre 2007