Comune di Villadose – (RO)

Informazioni

  • Codice Catastale: L939
  • Codice Istat: 29048
  • CAP: 45010
  • Numero abitanti: 5223
  • Nome abitanti: villesi (?)
  • Altitudine: 7
  • Superficie: 32.55
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 7.0

Storia dello stemma e del comune

Si ritiene che il primo insediamento sia stato presso il corso dell’ Adigetto, una via d’acqua navigabile originatasi dopo lo storico straripamento dell’Adige detto “di Pizzon” del 973; probabilmente il luogo era già abitato in epoca Romana.

Nel 1203 è il primo documento: un diploma di investitura del territorio di VILLA DUCIS ai nobili Signoli.

Un altro documento del 1309 attesta un incontro di ecclesiastici polesani, tra cui il prete Pietro da VILLADUCCIS .

Nel 1484 Venezia ottiene il controllo definitivo del Polesine al termine della cosiddetta “Guerra del sale” contro Ferrara, durante la quale il centro fortificato di VILLADOSE fu gravemente danneggiato. In quell’epoca fu ricostruita la chiesa di san Leonardo, atterrata dai combattimenti, in un modesto oratorio (rifatto nel 1750) che dipese dalla Parrocchia di Buso fino al 1778.

Venezia promosse anche i lavori di bonifica della metà del XVI secolo.

Nel 1866 Villadose entrò a far parte (dopo la dominazione napoleonica e austriaca) del Regno d’Italia.

Il Comune ha adottato nel 2004 lo stemma ufficiale, il cui bozzetto è stato realizzato attraverso un apposito concorso indetto nel 2002 dall’Amministrazione Comunale per gli studenti del Liceo Psico-Pedagogico “Cristina Roccati” di Rovigo, indirizzo artistico.

Blasone: “partito; il primo di rosso all’anfora romana d’argento abbassato sotto un capo losangato d’argento e di nero, il secondo d’oro al fiume sinuoso d’azzurro fluttoso d’argento, nascente dal margine superiore destro e uscente da quello inferiore sinistro”. Ornamenti esteriori di Comune.

Il primo campo riprende l’arma antica del Comune (secondo alcuni arme dei nobili Signoli); il secondo richiama presumibilmente l’origine romana dell’insediamento, il terzo allude al corso dell’Adigetto sulle rive del quale si è sviluppato l’abitato.

Lo stemma precedente, come riportato nel bassorilievo del Palazzo Comunale, era “losangato d’argento e di nero, timbrato da una corona di nobile [irregolare: d’oro, gemmata, sostenente quattro fioroni e quattro perle alternati], circondato da un serto composto da due rami d’alloro, passati in decusse sotto la punta e legati da un nastro”

[si ringrazia Giannandrea Andreoli, per la preziosa collaborazione]

Note di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini




Profilo araldico


“Semitroncato partito: il PRIMO, di argento, ai nove rombi di nero, ordinati in tre pali, accollati fra loro e appuntati ai lembi e alle linee di partizione; il SECONDO, di rosso, all’anfora con due manici, di argento, cerchiata di nero in basso; il TERZO, d’oro, al fiume di azzurro, fluttuoso di argento, uscente dal lembo superiore e desinente sul lembo inferiore, sinuoso in due anse, allargato nella parte inferiore. Ornamenti esteriori da Comune”.

Note stemma


Stemma ufficiale del Comune disegnato da Walter Girotto

Colori dello scudo:
argento, nero, oro, rosso
Partizioni:
semitroncato partito

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di rosso…”

Colori del gonfalone: rosso

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    21 Settembre 2004