Comune di Ventotene – (LT)

Informazioni

  • Codice Catastale: L742
  • Codice Istat: 59033
  • CAP: 4020
  • Numero abitanti: 745
  • Nome abitanti: ventotenesi
  • Altitudine: 18
  • Superficie: 1.54
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma di Ventotene, comune dell’isola omonima parte dell’Arcipelago delle Pontine o Ponziane, mostra un’immagine del dio del vento (in funzione “parlante”) che soffia sul mare dove un individuo sta nuotando a dorso. Questa figura allude ad Eolo, la divinità greco-romana che presiedeva ai venti, presenza costante dell’isola e al quale è dedicata la Punta Eolo, importante massa tufacea che rende inconfondibile il suo profilo.

Una fascia centrata (tecnicismo per “arquata”) d’argento, riportante una iscrizione greca, col nome abbreviato dell’isola Pandaria (ma anche Pandataria o Pandateria – Παντατήρια in greco antico ovvero dispensatrice di ogni cosa) divide la parte superiore da quella inferiore: di verde e caricata da una clessidra pure d’argento.

Solo a partire dal Medioevo prende corpo il fenomeno della progressiva deformazione lessicale dell’originario nome dell’isola, fino a giungere all’attuale nome “Ventotene”, che molto probabilmente deriva dal termine “vento”.

 

Ventotene è oggi meta di un turismo crescente, ma già in epoca romana era un importante centro di villeggiatura come testimoniano i resti della villa romana cui la tradizione ha attribuito l’emblematico nome di “Villa Giulia”, a ricordo della figlia dell’Imperatore Augusto che vi avrebbe trascorso l’esilio.

 

A partire dalla fine del I sec. a.C. l’sola viene designata come luogo di esilio degli esponenti della famiglia imperiale. Spettò a Giulia il triste destino di inaugurare la serie di ospiti illustri dell’arcipelago pontino, sappiamo che nel 2 a.C. la figlia di Augusto fu relegata a Ventotene per violazione della Lex Julia sulla moralizzazione pubblica, emanata da Augusto nel 18 a.C. per punirla della sua condotta licenziosa.
A partire dal 29 a.C. lo stesso Augusto soggiornò sull’isola con la corte imperiale.

In epoca moderna, il Borgo marino, la chiesa di Santa Candida, il Forte Torre ed il carcere sull’isolotto di S. Stefano sono tra i principali interventi architettonici dei Borboni su Ventotene.

 

Nota di Massimo Ghirardi e Giancarlo Scarpitta

Stemma Ridisegnato


Fonte: Giancarlo Scarpitta

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo Araldico


Non ancora una blasonatura

Colori dello scudo:
campo di cielo, verde

Gonfalone ridisegnato


Fonte: Giancarlo Scarpitta

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di bianco…”

Colori del gonfalone: bianco

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune