Comune di Vedano Olona – (VA)

Informazioni

  • Codice Catastale: L703
  • Codice Istat: 12134
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 7370
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 7.12
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Il Comune di Vedano Olona, il cui determinante preso dal fiume che scorre nel territorio è stato aggiunto con RD dell’8 febbraio 1863 n. 1192, deriva il nome dall’aggettivo latino della parola “abies/abetis” (‘abete’), da cui Abietanus (‘abetaia’), successivamente modificato in Avedanus. Altri propongono una derivazione da un gruppo di divinità galliche, le dee Vedane, custodi del territorio.

 

Poche lo notizie per il periodo medioevale; di certo durante la dominazione spagnola fu infeudata a Giacinto Arrigoni, il 3 aprile 1648, dei quali molti terreni vennero acquistati progressivamente dagli Odescalchi (la famiglia di origine comasca di papa Innocenzo XI, al secolo Benedetto Odescalchi, beatificato nel 1956), che dal 1622 furono i maggiori possidenti. L’antico palazzo Odescalchi è oggi la sede del Municipio

 

Lo stemma del Comune, pur formalmente concesso con DPR del 22 ottobre 1964, è abbastanza curioso, infatti, leggendo il blasone: “semipartito-troncato da due bastoni d’argento; il primo di verde caricato di un ponte d’argento attraversato da una gemella d’azzurro ondeggiante in banda; il secondo di verde; il terzo di giallo [sic] a quattro filetti di rosso caricato da un ponte d’argento attraversato da filetto d’azzurro uscente dalla gemella del primo, posto nel capo e di sei lanterne d’oro disposte 1-2-1-2. Ornamenti esteriori da Comune”.

 

Colpisce la definizione di “giallo” per il campo a sinistra (araldica) sul quale, tra le atre cose, sono poste delle lanterne d’oro, in stridente contrasto con le regole araldiche (che identificano il “giallo” con l’oro e vieterebbero di mettere oggetti di metallo su un campo pure di metallo). Le “lanterne” (in origine di rosso e definite come “coppe”) disposte sui filetti pure di rosso, sono riprese dallo stemma Odescalchi, dall’elezione di papa Innocenzo XI esse verranno definite anche come “navicelle d’incenso”, oggetto liturgico destinato a contenere il pregiato aroma.

 

Le linee azzurre (la “gemella” altro non è che una fascia ristretta doppia) simboleggiano i fiumi (il principale è proprio l’Olona, che completa il nome del paese, nel quale confluisce il Quadronna) che irrigano il fertile territorio, evocato dal primo campo verde.

 

 

L’attuale gonfalone: “…partito di rosso…” è stato pure concesso con successivo DPR del 22 ottobre 1964.

 

 

Note di Massimo Ghirardi e Giancarlo Scarpitta

 

Bibliografia:

 

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997, p. 812.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Fonte: Giancarlo Scarpitta

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini


Nessun'altra immagine presente nel database

Profilo araldico


“Semipartito-troncato da due bastoni d’argento; il primo di verde caricato di un ponte d’argento attraversato da una gemella d’azzurro ondeggiante in banda; il secondo di verde; il terzo di giallo a quattro filetti di rosso caricato da un ponte d’argento attraversato da filetto d’azzurro uscente dalla gemella del primo, posto nel capo e di sei lanterne d’oro disposte 1-2-1-2. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.P.R. 22 ottobre 1964

Colori dello scudo:
oro, verde
Partizioni:
semitroncato partito

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Fonte: Giancarlo Scarpitta

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


Nessun'altra immagine presente nel database

Profilo Araldico


“Drappo di rosso…”

D.P.R. 22 ottobre 1964

Colori del gonfalone: rosso

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    22 Ottobre 1964