Comune di Urbana – (PD)

Informazioni

  • Codice Catastale: L497
  • Codice Istat: 28095
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 2202
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 17.03
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Nel 1952 un noto studio araldico propose per il Comune di Urbana uno stemma in cui appariva, in campo argento, un leone al naturale “armato di nero”, attraversato da una fascia azzurra sulla quale erano allineate tre stelle argento, e posto su una collina di verde.

Il gonfalone era “partito d’azzurro e di bianco”.

 

Il leone rampante simboleggiava la feudalità della terra, la fascia il fiume locale Fratta, le tre stelle le frazioni (che però non sono tre) ed il monte il profilo altimetrico (che è invece pianeggiante). Per la scarsa attinenza con la storia e la geografia locale, nel 1956 fu quindi richiesta dal Comune la restituzione della pratica.

 

Il nuovo stemma, ideato da Giancarlo Scarpitta nel 1979 ed approvato dal Consiglio Comunale tre anni dopo, si rifà a quanto riportato nella pergamena 5.165 risalente al secolo XII, conservata presso l’Archivio di Stato di Padova.

 

In essa sono trascritti alcuni passi riguardanti l’esistenza (cosa rara per quell’epoca) di uno specifico stemma di Urbana: “et vidi milites Urbane habere arma sua ad arma Scudissie, silicet ad scudis solos et se vocare milites Scudissia”.

 

Non potendo affermare con certezza quale fosse stato l’emblema, Giancarlo Scarpitta si è limitato ad aggiungere ai colori dell’antica Scodosia longobarda (rosso e nero) due altri elementi significativi.

 

L’ordinale V (quinto) è così stato posto a ricordo della quinta legione romana detta appunto “Urbana”. Infatti il centro venne colonizzato da veterani di Augusto, assegnatari delle terre dopo la battaglia di Azio (31 a.C.).

 

A testimonianza di quanto esposto, il 4 maggio 1966 fu rinvenuta una lapide romana, che pare coprisse una tomba, con la seguente iscrizione: C. VINNIVS. SALF ROM / LEG. V VRB / MVCIAM F.M. MAXVMA/ VXOR / VINNIA C. FI. AVLLA FII?

 

L’altro elemento caratteristico è l’antica torre campanaria dell’arcipretale di San Gallo che mostra due piccoli frammenti “letterati” di pietra romana; un macigno con data 1144 ed una lapide del 1300 che ricorda lavori murari.

 

La torre sta anche a ricordo del coevo campanile di forma romanica sito in frazione San Salvaro che nell’alto medioevo fu un notevole centro di cultura religiosa ed ecclesiastica.

 

Nella blasonatura viene omessa la posizione del campanile che è “movente dalla punta”.

 

Nel gonfalone sono stati scelti i colori giallo e rosso, tradizionali di Roma, per rievocare l’antica origine di Urbana; il rosso ed il nero furono tralasciati in quanto già assunti da Montagnana, capitale della Scodosia longobarda.

 

Per lo stesso motivo la disposizione estetica dei campi dello stemma non è “troncata”, ma divisa in due parti diagonalmente.

 

Di fantasia sono invece i simboli ed i colori giallo e verde che continuano purtroppo a venire usati durante il palio dei Comuni del Montagnanese.

 

 

Nota di Giancarlo Scapitta

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Giancarlo Scarpitta

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Tagliato: nel primo di rosso alla lettera V in carattere capitale quadrato romano d’oro; nel secondo di nero, al campanile molto ridotto in altezza, d’argento, munito di bifora e di quattro merli alla guelfa, murato e aperto del campo. Ornamenti esteriori da Comune”.

Colori dello scudo:
nero, rosso
Partizioni:
tagliato
Oggetti dello stemma:
bifora, campanile, carattere capitale, lettera, merlo
Attributi araldici:
alla guelfa, aperto, molto ridotto in altezza, munito, murato, quadrato, romano

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


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Profilo Araldico


“Drappo tagliato di giallo e di rosso…”

Colori del gonfalone: giallo, rosso
Partizioni del gonfalone: tagliato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    26 Aprile 1984