Città di Taranto – (TA)

Informazioni

  • Codice Catastale: L049
  • Codice Istat: 73027
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 191810
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 209.64
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Il nome antico della città era TARAS, poi trasformato in TARENTUM, l’origine del nome è forse da intendersi come “città sul fiume Tara” (idronimo che ha la stessa origine dell’emiliano Taro).

Secondo la leggenda il fondatore della città Taras era figlio di Satyria (a sua volta figlia di Minasse re di Creta) e di Poseidone. Le armi civiche rappresentano questo personaggio mitico armato del tridente e col braccio sinistro avvolto in un drappo, a cavallo di un delfino: nella parte alta una fascia arcuata in cui e riprodotta la parola greca TARAS le cui sillabe sono separate da una conchiglia. Sono state riconosciute nel 1935

Anche a Satiria è dedicato un corso d’acqua locale: il Satirione.

Fondata nel 707 a.C. da parte di una colonia di Spartani guidati dal mitico Falanto, dopo la distruzione di Siri del 530 e quella di Sibari del 510 a.C. divenne il maggior centro della Magna Grecia.
Raggiunge il massimo splendore nel IV secolo a.C. sotto la guida illuminata di Archita (filosofo e matematico di fama che nel 366 a.C. ospitò Platone), a spese però della popolazione indigena: gli Iapigi

Verso il III sec. a.C. i Romani cercano di impossessarsi della città, per difendersi i Tarantini chiamano in soccorso Pirro che risolve vittoriosamente le battaglie del 288 e del 275, ciononostante la città è costretta a cedere nel 272 a.C.

Nel 212 a.C. la città si ribella col sostegno di Annibale, ma nel 209 Quinto Fabio Massimo la sottomette definitivamente nel 209 a.C. e vende gli abitanti come schiavi.

Nel 125 a.C. viene trasformata nella colonia latina di NEPTUNIA nell’ 89 a.C. è Municipium.

Passa poi ai Bizantini, successivamente sottomessa dagli Ostrogoti, dai Longobardi (che la includono nel Ducato di Benevento dal 671 al 687) e dai Saraceni (che la radono al suolo nel 927), alla fine il Basileus (imperatore) bizantino Niceforo Foca la ricostruisce nel 967 dopo averla tolta agli arabi.

Nel 1063 è conquistata dal normanno Roberto il Guiscardo, che la assegna a Boemondo d’Altavilla. Quindi passa agli Svevi fino all’ XI secolo.

Allorché Manfredi, principe di Taranto, è sconfitto a Benevento la città si trovò ad affrontare un irrefrenabile declino, quindi dal 1266 passa agli Agioini.

Nel 1301 è assegnata a Filippo d’Angiò per pervenire, nel 1399 ai Del Balzo. Raimondello e Giovanni Antonio Del Balzo-Orsini costruiscono nel 1404-1444 le imponenti fortificazioni della capitale del loro Principato.

Nel 1465 passa al Regno di Napoli di Ferdinando d’Aragona, per poi diventare stabile patrimonio spagnolo. È proprio re Ferdinando “il Cattolico” a fare di Taranto un’isola, per motivi difensivi, con l’escavazione di un canale nel 1480.

Nel 1734 si succedono al potere i Borboni delle Due Sicilie, che la terranno fin all’unione con il Regno di Sardegna del 1861 (a parte la breve parentesi napoleonica).

Dal 1880 è sede della più importante base della Marina Militare, mentre solo dal 1923 è capoluogo di Provincia.

Note di Massimo Ghirardi

  • Altre informazioni:

    il gonfalone è a coda di rondine

Stemma Ridisegnato


Fonte: Simone Soloperto

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Reperito da: Giovanni Giovinazzo

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini


Nessun'altra immagine presente nel database

Profilo araldico


“D’azzurro, al delfino nuotante e cavalcato da un Dio marino nudo sostenente nel braccio sinistro un panneggio svolazzante e con la destra scagliante il tridente, al capo cucito di rosso centrato, caricato della conchiglia d’oro, posta fra la leggenda “Taras””.

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


Nessun'altra immagine presente nel database

Profilo Araldico


“Drappo troncato di azzurro e di rosso…”

Colori del gonfalone: azzurro, rosso
Partizioni del gonfalone: troncato
Profilo Araldico

“Drappo partito di rosso e di azzurro caricato al centro dello stemma comunale…”

bandiera ridisegnata
bandiera Ufficiale
no bandiera
Altre Immagini
Nessun'altra immagine presente nel database

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    20 Dicembre 1935

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    20 Dicembre 1935